L’AQUILA – C’è voglia di ricominciare. È questo che viene in mente passeggiando per il centro storico aquilano una mattina feriale. Nonostante le macerie e le case puntellate, alcuni negozi hanno riaperto nello stesso posto del 2009, pochi signori passeggiano e prendono un caffè, operai lavorano nelle case distrutte dal terremoto.

Si sente però aria di crisi e soprattutto il centro storico dell’Aquila ne viene penalizzato. Due senza tetto sono seduti per il Corso uno di fronte all’altro. Alcuni negozi aperti hanno scritto sulla porta “Cedesi attività”. Parlando con i proprietari tutti dicono: “Abbiamo provato a riaprire in centro come prima quando avevamo dei clienti fissi. Ora però gli aquilani non comprano. Dobbiamo aspettare i turisti.”

Raccontano anche che d’inverno si ferma tutto, sono i giovani che il sabato e la domenica o la sera si riuniscono in centro e portano la “movida”.

La Piazza del Duomo vuota con l’albero di Natale ed i mercatini mostra che la voglia di festeggiare il Natale è contrastata dal lavoro che non c’è e dalla crisi che incombe.
Fabricia Casu

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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