L’AQUILA – Il libro presenta una ricca gall(in)eria di prototipi femminili da cui tenersi prudentemente a distanza. Il fine ultimo è pedagogico: rieducare le femmine, salvandole dal morbo della femminilite acuta, e istruire i maschi, per evitare che continuino a scegliere le femmine più “femmine”, perpetuandone la specie.
L’autrice dopo anni di convivenza forzata con il popolo ancheggiante e giulivo ha deciso di mettere a nudo le femmine più moleste e svampite con questo libro da titolo “Non chiedetemi di fare la femmina”. Manuela D’Alessio è unha passionaria, sicura di te e decisa il resto lo garantisce la prefazione del ‘diavolo’ Giobbe Covatta.