L’AQUILA – Lo stop del Ministero dell’Economia è secco. Troppi i soldi richiesti nella bozza di ordinanza volta a “prorogare la vigenza di disposizioni di precedenti ordinanze di protezione civile, in vista della scadenza del 31 dicembre 20011” e poco dettagliata la richiesta tanto che il Mef solleva la necessità di una relazione che illustri con chiarezza le singole disposizioni e i relativi oneri “eventualmente esponendo scontamenti rispetto alla spesa già autorizzata nel 2011”.

Le risorse finora utilizzate, dice la Ragioneria Generale dello Stato sono in via di esaurimento e conferma la sola somma di 30 milioni, a fronte dei 130  richiesti, da destinarsi, in via prioritaria, alle spese necessarie per l’assistenza alla popolazione. Rigettata quindi, in maniera secca e decisa, ogni disposizione contenuta nello schema di ordinanza proposta dal Commissario per la Ricostruzione (documenti pubblicati su Abruzzoweb) con l’imperativo di procedere immediatamente ad un ridimensionamento del fabbisogno per personale e strutture.

Parere contrario quindi sui contratti relativi alle risorse umane (in particolare contratti co.co.co e tempi determinati) già impiegate in virtù di precedenti ordinanze, nonché la convenzione con Abruzzo Engineering. Bocciati anche i contratti a favore dell’Azienda per il diritto agli studi universitari e la proroga della convenzione con il Centro Formez.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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