L’AQUILA – Intarsi dorati, capriate, pennacoli e le tele sulle storie di San Bernardino, sono i tesori custoditi nel soffitto ligneo della basilica di san bernardino da ieri riaperta al pubblico fino all’8 gennaio. La basilica costruita nel 1454, è stata oggetto di numerosi restauri, l’ultimo negli anni ’60 del ‘900. La messa in sicurezza del soffitto è costata 300 mila euro. Si pensava che il soffitto fosse sempre stato verde invece sono state trovate tre tonalità diverse di azzurro, riconducibili all’intervento del pittore aquilano Amleto Cencioni negli anni ’60. La conclusione dei lavori di restauro è prevista per fine febbraio-inizio marzo.
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