L’AQUILA- Le gaffe di Massimo Cialente, il sindaco che sta per chiedere agli aquilani di essere rieletto, ormai non si contano più, e non sappiamo se le sue sortite estemporanee siano in buona fede, o frutto di una strategia calcolata. Una cosa si può dire: che i piani di ricostruzione proprio non li digerisce.
E così si scopre che il piano di ricostruzione di Onna non è stato approvato dal Commissario Gianni Chiodi perché mancante dello schema economico finanziario. C’era cioè il piano, con tanto di progetto, ma non si sapeva quanto sarebbe venuto a costare, e questo in netto contrasto con la normativa vigente.
Nonostante tutto ciò, il sindaco continua a fre finta di non sapere, di non aver ricevuto alcuna lettera con la richiesta di chiarimentie e integrazioni, e pretende notizie circa l’esito dell’istruttoria. Lo ha fatto in più occasioni e in presenza dei giornalisti. “Perché Chiodi non firma ancora il Piano di ricostruzione di Onna?” aveva detto nel corso della conferenza stampa di presentazione delle linee guida per recupero di Palazzo Margherita.
“Cosa aspetta Chiodi e la Struttura tecnica di missione a dare il via?”. E ancora: “E’ una nuova contraddizione sulla governance, una nuova dimostrazione sulle difficoltà della ricostruzione”. Carte alla mano il sindaco poteva anche fare una parola in meno perché il Piano di Onna risulta mancante proprio dei necessari contenuti economici e finanziari, tra cui una qualsivoglia descrizione della dimensione economica della “ricostruzione privata”.
Così, nonostante l’adozione da parte del Consiglio Comunle del piano di ricostruzione per la frazione di Onna – alla presenza del vice ambasciatore tedesco Frederich Dauble e l’architetto Giovanna Mar, dello studio veneziano che, insieme con lo studio Schaller di Colonia, ha redatto il progetto, finanziato dal governo tedesco – la delibera non contiene tutte le voci per essere approvata. Quanto ci metterà ora il Sindaco a fare le integrazioni?