L’AQUILA – L’ex capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso, è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura della Repubblica dell’Aquila con l’accusa di omicidio colposo plurimo e disastro colposo in relazione al terremoto dell’Aquila.
La notizia si è appresa dopo che è finita nell’aula parlamentare l’intercettazione del 30 marzo 2009 nella quale l’ex capo della protezione civile Guido Bertolaso comunicava all’ assessore regionale alla protezione civile, Daniela Stati, la volonta’ di organizzare una riunione di super tecnici all’Aquila per tranquillizzare la popolazione preoccupata per le scosse sismiche che si susseguivano a grappoli in quei giorni sul territorio.
L’iscrizione è avvenuta in seguito alla denuncia presentata venerdì scorso dall’avvocato aquilano Antonio Valentini, dopo la diffusione di una telefonata intercettata shock quello che qualche giorno fa ha fatto il giro del web.
Così l’immagine dell’uomo per cui è stata richiesta la cittadinanza onoraria, dell’uomo proposto come Commissario per la Ricostruzione, di quello considerato come eroe, cade miseramente con delle intercettazioni inequivocabili in cui L’Aquila diventa per sua stessa ammissione una “Operazione mediatica”.
L’Inchiesta di Repubblica.it, che contiene anche l’intervista esclusiva che AquilaTv fece il 31 marzo 2009 (proprio a margine di quella riunione ndr) a Bernardo De Bernardinis ora a disposizione degli inquirenti accende i riflettori su una telefonata tra Bertolaso e Danila Stanti in cui il Capo della Protezione Civile racconta che sta organizzando una riunione di tecnici al solo scopo di tranquillizzare la popolazione, una riunione che è più “un’operazione mediatica”.
ECCO LA TELEFONATA TRA BERTOLASO E LA STATI:
“Sono Guido Bertolaso…”.
La Stati: “Che onore…”.
Bertolaso: “Ti chiamerà De Bernardinis il mio vice, perché gli ho detto di fare una riunione lì all’Aquila domani, su questa vicenda di questo sciame sismico che continua, in modo da zittire subito qualsiasi imbecille, placare illazioni, preoccupazioni… Eccetera…”.
Ancora Bertolaso: “La cosa importante è che domani… Adesso De Bernardinis ti chiama per dirti dove volete fare la riunione. Io non vengo… ma vengono Zamberletti, Barberi, Boschi, quindi i luminari del terremoto in Italia. Li faccio venire all’Aquila o da te o in prefettura… Decidete voi, a me non me ne frega niente… In modo che è più un’operazione mediatica, hai capito?
Così loro, che sono i massimi esperti di terremoti, diranno: è una situazione normale… sono fenomeni che si verificano… meglio che ci siano cento scosse di quattro scala Richter piuttosto che il silenzio, perché cento scosse servono a liberare energia e non ci sarà mai la scossa quella che fa male…
Hai capito? (…) Tu parla con De Bernardinis e decidete dove fare questa riunione domani, poi fatelo sapere (alla stampa, ndr) che ci sarà questa riunione.
E che non è perché siamo spaventati e preoccupati, ma è perché vogliamo tranquillizzare la gente. E invece di parlare io e te… facciamo parlare i massimi scienziati nel campo della sismologia”.
La Stati: “Va benissimo…”.