L’AQUILA-Il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi ha annunciato oggi che prima della fine del mandato sara’ “l’unico presidente che abbassera’ le tasse”. Lo ha detto nel corso della conferenza stampa convocata per fare il bilancio dell’attivita’ del 2011 della Regione Abruzzo.
Chiodi ha ricordato che l’esecutivo da lui guidato ha avuto “un compito gravoso” avendo dovuto affrontare tutta una serie di circostanze negative che non c’erano mai state prima, e cioe’ “il forte indebitamento, la tassazione elevata nei confronti delle imprese, il terremoto, la sanita’ commissariata, la crisi internazionale”. Chiodi non si stupisce quindi che il recente sondaggio de Il Sole 24 ore gli attribuisca solo due punti in meno rispetto al giorno delle elezioni (quando aveva il 48 per cento dei consensi).
“Se il sondaggio e’ affidabile – ha commentato – sono sceso pochissimo, cioe’ due punti in meno nonostante l’azione di risanamento portata avanti e i tagli ai privilegi. Ci metterei la firma, se fosse cosi’. E comuqnue alle prossime elezioni gli abruzzesi guarderanno Chiodi e il candidato che e’ contro Chiodi, sempre se saro’io al candidato. E saro’ al 55-60 per cento”. Ma oggi il pensiero di Chiodi non sono le “future elezioni, ma le future generazioni. Penso – ha concluso – a lasciare un Abruzzo migliore di quello che ho trovato”.
Indebitamento ridotto. Chiodi ha poi aggiunto che “la Regione Abruzzo ha ridotto il proprio indebitamento del 14 per cento circa, per un importo pari a 800 milioni di euro, cioe’ un carico di cambiali di 1.600 miliardi di vecchie lire in meno che gli abruzzesi dovranno pagare in futuro, specie i giovani”.
E’ l’effetto “dell’azione di risanamento” fatta dalla giunta . “Tre anni fa la Regione-ha continuato- aveva tre primati. Era la piu’ indebitata d’Italia, con la piu’ alta tassazione e la prima ad essere commissariata sul fronte della sanita’, e non era in grado di pagare i fornitori del sistema sanitario. Questa Regione, peraltro, e’ stata messa in ginocchio dalla crisi economica internazionale, da un sistema sanitario in crisi e dagli effetti di un devastante terremoto.
Oggi – ha fatto notare sempre Chiodi – questa non e’ piu’ la Regione con la piu’ alta tassazione, solo sei regioni in Italia hanno tasse piu’ basse, e il bilancio e’ in equilibrio”.
Giù i costi della politica. Tra le “promesse mantenute” il presidente della giunta ha parlato dell’abbattimento dei costi della politica, e in primo luogo ha citato l’eliminazione del vitalizio per i consiglieri regionali, con l’eliminazione di 250 poltrone in enti e agenzie, il taglio dei compensi ai componenti del Cda, la riduzione del numero dei dipendenti regionali (quelli in servizio sono passati da 1.323 a 1.208, mentre i dirigenti sono passati da 113 a 82, nel periodo 2008-2012), e la riduzione di tutta una serie di enti che gravitavano attorno alla Regione, compresa la riduzione dei Consorzi Fidi.
Chiodi ha anche sottolineato che per quanto riguarda il personale dell’ente “si premia il merito” e sul fronte dei collaboratori esterni la spesa e’ stata dimezzata, ed e’ passata da 6 milioni 328mila euro a 3 milioni 276mila euro, dal 2008 al 2011. A proposito di stipendi Chiodi ha sottolineato che percepisce “zero euro” come commissario per la ricostruzione e la sanita’ e poi, citando l’articolo di oggi del Corriere della Sera, ha fatto notare che il suo stipendio ha subito il taglio piu’ consistente tra quelli promossi dai presidenti di Regione. La retribuzione di Chiodi, comprensiva dei rimborsi, e’ pari a 8.450 euro netti al mese, cioe’ 5.394 euro in meno rispetto a quella del suo predecessore, Ottaviano Del Turco, di centrosinistra.