L’AQUILA-“Ma affidereste davvero al Comune la ricostruzione dell’Aquila?”. Era una provocazione, certo, ma qualcuno deve chiederselo realmente. Come il ministro alla Coesione territoriale Fabrizio Barca che ha bocciato la proposta di Cialente di sostituire la filiera e cioè Fintecna, Reluis e Cineas, con una struttura ‘in house’, ossia fatta in casa, formata da una quarantina di tecnici del Comune. Barca, che secondo alcuni, doveva mettere in mora Chiodi, ha gelato invece il sindaco dell’Aquila: “Un’altra struttura? – ha detto- ma è molto più semplice tenersi la filiera”. Non sappiamo se il ministro abbia chiesto al sindaco come e con chi avrebbe fatto funzionare questo nuovo ufficio tecnico, ma siamo convinti che lo abbia pensato. Come deve aver riflettuto che la struttura dei ‘quaranta’ caldeggiata dal sindaco, scatenerebbe un vero e proprio ‘assalto alla diligenza’: spinte, raccomandazioni, maneggi e chi più ne ha ne metta. Conclusione. Se c’è qualcuno che esce bocciato dal vertice romano col ministro Barca, spiace dirlo, è il nostro sindaco che farebbe bene a rivedere la propria strategia sulla ricostruzione (Antares).