L’AQUILA-La dichiarazione dello stato di emergenza? E’ arrivata tardi. L’intervento dei Comuni? Lento e intempestivo. La Strada dei Parchi? Se è rimasta chiusa per quarantott’ore è tutta colpa del gestore. La Protezione Civile? Non ha fatto tutto ciò che doveva. L’emergenza neve ha ridestato di colpo l’istinto del ‘tutti contro tutti’. Accuse, contro accuse, minacce di denunce e di rivalse, avvocati che scendono in campo e che ci vanno a nozze. Francamente si sta esagerando. Chiodi, Del Corvo, Cialente e gli altri sindaci hanno fatto ciò che potevano e dovevano fare. Forse sono stati colti impreparati ed è logico che avrebbero potuto fare di più e meglio, ma certo non meritano colpe non loro, le accuse a tutto campo, specie quelle della più bieca politica che riemerge sempre in certe occasioni in cui il nostro quotidiano è sconvolto dall’emergenza. E così essere costruttivi sarebbe la cosa più logica, e gettare a mare quel pizzico di demagogia che è sempre in ciascuno di noi sarebbe la scelta più opportuna. “In certi casi- ha detto il governatore Gianni Chiodi- viene prima il lavoro e l’impegno verso i cittadini. Le polemiche sono una cosa che usa la politica per dare le responsabilità ad altri. I sindaci lo fanno con la Provincia, la Provincia con la Regione, la Regione con lo Stato, lo Stato con l’Unione Europea. E’ un vecchio modo di operare e i cittadini lo hanno capito”. Perfetto e nient’altro da aggiungere.