L’AQUILA-Se sia accaduto fuori o dentro la discoteca non importa. Così come, per ora, non importa se in quella zona ci fosse l’esatto numero di controlli.
Per ora la notizia che lascia interdetti, allibiti, è quella di una ragazza giovanissima, di appena 20 anni, violentata all’uscita di una discoteca, a Pizzoli.
La serata era appena terminata e la giovanissima, forse uscita dalla discoteca, è stata raggiunta da uno o più uomini, che l’hanno percossa e violentata.
Uno stupro lucido e calcolato che ha lasciato il piccolo comune dell’Aquilano sotto shock e sul quale i Carabinieri stanno mantenendo la massima discrezione “Fateci lavorare – dice ad AquilaTv il colonnello Andrea Ronchey – la situazione è delicata stiamo facendo tutti gli accertamenti del caso e per ora dobbiamo mantenere la massima riservatezza sulla vicenda”.
Secondo quanto s’è appreso la giovane sarebbe stata costretta a ricorrere alle cure dei medici dell’ospedale “San Salvatore” che avrebbero confermato la violenza. A dare l’allarme verso le 4 del mattino sarebbe stato il proprietario del locale, che avrebbe trovato la giovane a terra priva di sensi.
CONSULTA STRANIERI. GAMAL BOUCHAIB:”I RESPONSABILI SIANO PROCESSATI”
“E’ un atto di inaudita violenza quello che è successo sabato notte a Pizzoli con lo stupro di una ragazza di 20 anni e sul quale le indagini continuano da parte dei Carabinieri del nucleo operativo di L’Aquila ” – commenta cosi il presidente della consulta degli stranieri al comune di l’Aquila Gamal Bouchaib –
“PROCESSARE I RESPONSABILI aldilà di qualsiasi connotato etnico o di razza è un atto di civiltà e giustizia sociale al quale nessuno di noi può esimersi in un momento di grande ricostruzione del tessuto sociale che deve avere tra i suoi pilastri la sicurezza delle donne ” continua il presidente.
“Le nostre associazioni stanno verificando la possibilità di costituirsi come parte civile se ci sarà bisogno ma invitiamo tutti istituzioni e politica ad una riflessione approfondita su ciò che sta accadendo nel nostro territorio” conclude Gamal .
IL PARROCO DI PIZZOLI SU FB : “VIOLENZA ATROCE, SIGNORE SOSTIENI LA RAGAZZA”
Signore, un’atroce violenza è accaduta in mezzo a noi. Una giovane è stata violentata la scorsa notte. Signore, ti prego, sostieni questa ragazza, aiutala a sentire la dolcezza del tuo abbraccio che lenisce ogni dolore. Il suo sorriso la sua capacità d’amare, il suo futuro sono nelle tue mani.
Fa’ che si penta chi ha commesso questo atroce delitto e che questa ragazza e la sua famiglia non debbano vivere anche l’esperienza di una giustizia troppo lenta o addirittura ingiusta!
LOLLI: “SGOMENTI E PIENI DI RABBIA”
L’atroce stupro avvenuto questa notte a Pizzoli lascia sgomenti e pieni di rabbia.
La gravità di un gesto del genere si innesta in una situazione sociale ed umana già profondamente segnata dal dolore del terremoto.
La vigilanza deve essere massima. L’eliminazione di ogni sopraffazione e di ogni violenza di genere devono sempre e, tanto più in territori come questo, essere un modello di riferimento.
Una popolazione così ferita e disorientata ha bisogno di più comunità, solidarietà, e rispetto.
Per questo il pensiero va a questa giovane donna colpita da una crudeltà inaudita e tutto il mio sostegno va alle forze dell’ordine affinchè individuino al più presto gli autori di un gesto così efferato
Penso che nella mia comunità dobbiamo tutti operare affinchè il rifiuto di ogni violenza e sopraffazione siano sempre di più strumenti per rialzarsi insieme
Giovanni Lolli
VIOLENZA SU STUDENTESSA. PEZZOPANE TORNA A SOLLECITARE FONDI PER CASA ANTIVIOLENZA
” Mi auguro abbia la forza ed il coraggio di superare la solitudine di un tragico momento come quello che sta vivendo. Noi le siamo vicini.”
Così l’assessore alle politiche sociali del Comune dell’Aquila Stefania Pezzopane, commentando la violenza sessuale subita da una studentessa ventenne, all’uscita della discoteca di Pizzoli.
” Al dolore ed allo sgomento che ci hanno colto nell’apprendere di questo nuovo orribile caso di violenza su una donna, aggiungo l’urgenza di costruire in città la Casa Antiviolenza. Un luogo dove le donne possano ricevere aiuto e calore, protezione e coraggio; dove si alimenti e cresca la cultura del rispetto.
Torno allora a sollecitare il Ministro Fornero perché sia testimone dei tempi che cambiano, perché i fondi ex Carfagna, dirottati dalla perversione politica di Berlusconi e Chiodi sulle diocesi abruzzesi e sull’assessorato di parità della regione Abruzzo, vengano destinati alla realizzazione del Centro Antiviolenza a L’Aquila, così come previsto.
Io credo che un caso di violenza sessuale sia di per sé una verifica più che sufficiente a testimoniare la necessità di venire incontro alle nostre richieste che altro non rappresentano se non le esigenze di una società sana che rispetta le donne e la loro sessualità e non intende più mortificarle come usa fare, col garbo cui oramai ci ha abituati, l’ex ministro Giovanardi, paragonando il bacio tra due donne al ribrezzo suscitato da una pipì in pubblico.
È il momento giusto, ne sono persuasa, per promuovere una cultura lontana dagli abusi e dalle violenze, dai luoghi comuni e da quella bruttissima abitudine che purtroppo è ancora in uso, di addossare la colpa delle violenze sulle stesse donne che le hanno subite, la cui libertà sacrosanta di vivere viene scambiata, spesso, per mera provocazione.”