L’AQUILA-No, non è un buon momento per Massimo Cialente. Il sindaco uscente sente il fiato sul collo, avverte il pericolo e chiama a raccolta il partito. Il 24 prossimo arriva all’Aquila Nichi Vendola, leader del Sel, per tirare la volata a Vittorio Festuccia alle primarie del 4 marzo, e lui, Cialente, ha deciso di serrare le file. Per contrastare Vendola e sostenere il sindaco sarà all’Aquila Pierluigi Bersani, il segretario nazionale del Pd. La battaglia, stavolta, diversamente da cinque anni fa, sarà dura, e se ne hanno le prime avvisaglie, ma Cialente vuole vincerla, contro gli avversari interni e poi in campo aperto alle elezioni di maggio. Dal suo punto di vista è difficile dargli torto. La sua non è stata una gestione facile. Chi avrebbe potuto prevedere addirittura un terremoto? I problemi della ricostruzione che non decolla? I contrasti, le polemiche, i dissensi, le risse e soprattutto il malumore, le incertezze degli aquilani costretti a starsene in una casa non loro? E oggi il futuro è quanto mai incerto. Fanno riflettere, tuttavia, alcune interviste del sindaco uscente in cui legittima, in un certo senso, la candidatura di Giorgio De Matteis, divenuto il punto di riferimento di una coalizione civica e moderata che sta raccogliendo consensi crescenti tra gli aquilani. Cialente attacca De Matteis, dice che è “amico di Chiodi”, il Commissario alla ricostruzione che lui vuole “cacciare”, dimenticando che proprio Chiodi ha avuto la fiducia del governo Monti. Cialente, invece, parla poco o per niente del Pdl, forse perché non lo vede come l’avversario più temibile, o forse perché si è reso conto che quel partito rischia di implodere. Giuliante, il leader provinciale del Pdl, che ieri è stato a Roma in cerca di legittimazione dai vertici nazionali (ma l’ha avuta?), insiste infatti sulle primarie del centrodestra subito dopo il congresso, ma mezzo partito gli è contro. Carla Mannetti e l’assocazione ‘Progetto L’Aquila’ stanno con De Matteis, Luca Ricciuti si sta defilando, ma ciò che più fa riflettere è che il rinnovamento predicato da Giuliante lo vogliono in pochi, se è vero che il senatore Enzo Lombardi, ex democristiano di ferro ed ex sindaco dell’Aquila, che di certo non è “il nuovo che avanza”, ha deciso di scendere in campo e candidarsi anche lui alle primarie del centrodestra. Non sappiamo che cosa deciderà, alla fine il Pdl: di certo è in gran confusione come dimostra l’atteggiamento Di Cialente che ha già legittimato Giorgio De Matteis come principale avversario. Un De Matteis che continua a tessere la tela (ieri è stato anche lui a Roma per incontri che contano). Aggrega consensi e non reagisce alle provocazioni. Se anche il Pdl dovesse decidere che potrebbe scendere a patti sulla sua candidatura, non è scontato il sì dello stesso De Matteis. Meglio le liste civiche, insomma, meglio andare da soli. Come si dice: à la guerre comme à la guerre.

 

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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