L’AQUILA – “‘Lavorare in Abruzzo’ ha prodotto in 22 mesi oltre 3.000 nuove opportunità di lavoro a tempo indeterminato, coinvolgendo oltre 1.000 aziende della nostra regione, finanziate con ben 26 milioni di euro.
E’ un progetto divenuto un modello di contrasto efficace alla dura crisi del mercato del lavoro, imitato e replicato in altri territori italiani ed europei perché incide con efficacia su due aspetti cruciali dell’attuale crisi economica: contrasta la precarietà spingendo l’azienda a creare rapporti a tempo indeterminato, abbatte in modo considerevole il costo del lavoro per le imprese.
Nella prima edizione abbiamo, inoltre, garantito l’ingresso di molti giovani e donne nel mercato del lavoro grazie agli incentivi maggiorati per queste categorie. Siamo fiduciosi che offrire nuovi stimoli alle imprese possa essere la strada giusta per conservare i livelli occupazionali o comunque evitare in questa fase di crisi pesanti emorragie di posti di lavoro. L’avviso pubblicato oggi si rivolge, come nella sua prima edizione, nuovamente a tutte le aziende dell’Abruzzo.
Per questo mettiamo a disposizione del sistema produttivo regionale e del tessuto sociale una cifra importante: ben 10 milioni di euro, che potenzialmente potranno generare 1.000 nuove opportunità di lavoro”. Questo il commento dell’assessore al Lavoro Paolo Gatti alla pubblicazione dell’avviso “Lavorare in Abruzzo” finanziato con 10 milioni di euro del Piano Operativo 2009/10/11 del FSE 2007/2013 e giunto alla sua terza edizione. L’avviso prevede bonus del valore di 10.000 euro per l’assunzione a tempo indeterminato di lavoratori svantaggiati, un bonus di 5.000 euro per la trasformazione dei contratti a termine in contratti a tempo indeterminato; è prevista, infine, anche una nuova linea che consente l’aumento delle ore nei contratti part-time.
L’iniziativa, come nelle precedenti edizioni, punta alla crescita e alla salvaguardia dei livelli occupazionali regionali ed è diretto ai datori di lavoro e alle imprese abruzzesi che intendono incrementare i livelli occupazionali. I 10 milioni di euro del progetto sono destinati alle assunzioni per tutte le aziende operanti nella Regione. Potranno essere assunti i lavoratori svantaggiati e i lavoratori disabili.
I beneficiari del bonus devono essere assunti con un contratto di lavoro subordinato ex art. 2094 c.c. a tempo indeterminato (anche a tempo parziale, purché non inferiore a ventiquattro ore settimanali), con l’impegno da parte del datore di lavoro o dell’impresa a non licenziare il lavoratore durante i primi ventiquattro mesi successivi all’assunzione. Le candidature dovranno pervenire entro il 20 aprile alla Regione Abruzzo.
La selezione della candidature prevederà una valutazione che seguirà i seguenti criteri: appartenenza delle aziende alle Aree di Crisi e ai settori dei Poli di Innovazione, numero delle assunzioni a tempo indeterminato; prodotto/servizio offerto; mercato di riferimento e strategia commerciale; programma degli investimenti; coerenza tra strategie di sviluppo; redditività dell’intervento e fabbisogno di risorse umane.