L’AQUILA-Piano di ricostruzione, piano strategico, piano per la mobilità. Francamente cominciano a sembrare troppi agli aquilani i piani a cui sta mettendo mano il sindaco Cialente, tanto più che per il piano strategico sono state indette ben tre consultazioni con i cittadini ormai bombardati da tutta una serie di annunci che mirano a calamitarne l’attenzione. Che cosa sta succedendo al sindaco, si chiedono gli aquilani? Ci ha messo quasi tre anni per il piano di ricostruzione, quello sì necessario per rifare il centro storico, e adesso, addirittura, non si ferma più? Perché di piani, di ‘libri dei sogni’ come dicono alcuni, dovrebbero essercene anche altri. O ci sbagliamo? ‘Policentrica’, una delle associazioni ‘onlus’ che opera all’Aquila, è stata chiara. Il sindaco, ha detto, è stato preso da improvviso iperattivismo elettorale. Così è meglio disertare le consultazioni, tanto si tratta delle “solite promesse”. In fondo quello del sindaco è soltanto un peccato veniale. Tutti i sindaci, tutti gli assessori, tutte le giunte di questo Paese si svegliano all’improvviso sotto elezioni e fanno la campagna elettorale molto con gli annunci e poco con i pochi soldi che hanno. Tanto più che le elezioni sono diventate due: quelle riservate alle cosiddette primarie (invenzione americana, ma in America le fanno sul serio) e quelle vere che sono un’altra cosa, ben diverse dallo psicodramma a cui ha deciso di ricorrere anche il centrodestra.
Il quale centrodestra continua a far confusione. Non ha fatto in tempo a sponsorizzare la candidatura dell’architetto Pierluigi Properzi, che già lo contestano dal di dentro. Properzi non va, dice qualcuno, perché troppo datato, non ‘buca’, non fa arrivare il messaggio con la carica giusta. Insomma, per fare il sindaco meglio scegliere un giovane. E così riprende quota la candidatura di Liris. Insomma anche a destra si continua a confondere il ‘pensare moderno’ (una caratteristica che non ha età) col ‘giovanilismo’, il ‘nuovismo’, il ‘perbenismo’ spesso di maniera. Uno psicodramma, appunto.