L’AQUILA – In queste settimane si è molto dibattuto sulla situazione di almeno 300 lavoratori della provincia dell’Aquila in particolare della ex FINMEK di L’Aquila e Sulmona (circa 250) e della CN – SYSTEM (gruppo COMPEL) e VIBAC dell’Aquila.
Questi lavoratori, unitamente ad altri circa 70.000 in Italia, si trovano nella condizione di non avere più il lavoro e non avere più l’approdo alla pensione che giustamente era nelle loro aspettative.
Tutto ciò perché il Ministro del Lavoro Elsa Fornero dichiara che l’applicazione di una norma transitoria, che permetta l’aggancio alla pensione di questa platea di lavoratori costerebbe troppo.
Il Ministro dimentica che in sede di discussione e approvazione della riforma delle pensioni il governo si impegnava a gestire le situazioni delicate dove erano stati presi impegni dalla politica e dal sindacato.
Addirittura il Ministro disattende un accordo firmato da Lei stessa e dal Suo governo per gestire la crisi della FIAT di Termini Imerese.
Alcuni parlamentari della provincia dell’Aquila hanno cercato di convincere il governo, stessa cosa dicasi per il sindacato, ma purtroppo la soluzione ancora non c’è.
I lavoratori del nostro territorio, quindi, oltre alla gravissima situazione sociale ed economica derivante dal terremoto, si trovano gettati in un limbo senza via di uscita per loro e le loro famiglie.
Il sindacato metalmeccanico sta cercando di sensibilizzare tutti i leaders politici che in questi giorni pre-elettorali vengono a L’Aquila.
Alleanza per L’Italia vuole dare il suo piccolo contributo sensibilizzando il suo Segretario nazionale Francesco Rutelli chiedendo un incontro con il Ministero del Lavoro ed il Ministero dello Sviluppo Economico, con l’obiettivo di arrivare ad una proposta concordata con tutte le forze politiche e sindacali tesa a trovare un accordo da trasformare successivamente in un decreto legge che sia sostanzialmente risolutivo per i lavoratori in particolare della provincia dell’Aquila.
Il Segretario Cittadino, Ermanno Giorgi
