L’AQUILA-Il Comune dell’Aquila è ridotto all’osso. Ha ormai la metà degli addetti rispetto alla pianta organica che prevede oltre seicento unità tra dirigenti, funzionari e impiegati. Il sindaco lancia un appello al governo. Così non si può andare avanti. Stavolta ha ragione.
Ci sono gli assunti con contratto a termine, sbrigano centinaia di pratiche, ma non hanno delega alla firma. Per questo e per chiudere le pratiche, in particolare quelle della ricostruzione, ci serve personale qualificato che oggi è carente.
Che accadrà quando a migliaia si riverseranno sui tavoli del Comune? “Delle due l’una- dice Cialente- o ci si mette in condizioni di andare avanti da soli, oppure il governo distacca gli impiegati che servono dai suoi misteri romani. Altrimenti come facciamo a ricostruire L’Aquila?”. Ha ragione, ripetiamo, da vendere. Ma con Barca deve essere chiaro, anzi chiarissimo (Antares).