L’AQUILA – Il Pdl cerca di uscire dal vicolo cieco in cui s’è cacciato dopo l’abbandono di Enzo Lombardi in aperta contestazione con le scelte del partito per le primarie del centrodestra. Ha cercato di farlo stamattina, ma senza successo. Al momento il Pdl non ha ancora un candidato da presentare alle primarie del 18 marzo prossimo. Deve trovarlo entro le cinque di questo pomeriggio quando scade il termine ultimo per la presentazione delle firme per le candidature. Ma è dubbio che vi riesca, ed molto probabile che debba rinunciare addirittura alle primarie. Per Gianfranco Giuliante e il suo delfino e coordinatore provinciale in carica Alfonso Magliocco sarebbe una sconfitta cocente. Rinunciare alle primarie per mancanza di candidati ‘spendibili’ quando si è fatto di tutto per averle e pur di sbarrare la strada a Giorgio De Matteis, sarebbe il classico boomerang, oltre che un’inversione di marcia clamorosa di cui lo stesso Giuliante e il coordinatore regionale Filippo Piccone dovrebbero rendere conto ai vertici romani. Dunque si cerca la quadra, cioè un candidato spendibile entro le cinque di oggi. Ma quale candidato? Non Enzo Lombardi che se ne è andato sbattendo la porta. Forse Pierluigi Properzi che si è presentato come espressione di una larga parte del ‘civismo’ aquilano e quindi come indipendente. Ma è difficile che il tentativo di convincerlo ad accettare vada in porto. Rimarrebbe Guido Liris, consigliere regionale pidiellino. Ma è realmente spendibile Liris in una città obiettivamente difficile come L’Aquila? Dunque niente primarie? E chi glielo va a dire a Luigi D’Eramo della Destra, che ha già avviato la campagna elettorale e che rischierebbe addirittura di vincerle le primarie del 18 marzo? Riuscirà Gianfranco Giuliante a trovare la quadratura del cerchio? Glielo avevano detto: attento che vai a sbattere, ma non ha voluto sentire ragioni.
