L’AQUILA-Il piano di ricostruzione? Sì’, certo è arrivato tardi, ma a parte le colpe di Chiodi (!) lo abbiamo fatto ‘in house’, cioè in casa, per mancanza di fondi. Più o meno questa la ‘giustificazione’ di Massimo Cialente espressa non senza una punta d’orgoglio.
Il piano, cioè, fatto dai tecnici del Comune. Poi scopri che proprio vero non è, che è vero ma fino a un certo punto, perché per il piano di ricostruzione della città necessario a rifare il centro storico, sono stati ingaggiati 12 consulenti o tecnici specializzati che dir si voglia, pagati profumatamente dall’amministrazione.
Il che ci potrebbe pure stare e senza menare scandalo, se il piano, però, fosse stato fatto subito e non con un ritardo di tre anni (Antares)