L’AQUILA – Sono ai ferri corsi l’assessore comunale Stefania Pezzopane e alcune ditte escluse dalla gara d’appalto per le mense scolastiche.
L’assessore si è ritenuta diffamata da un esposto denuncia presentato alla Procura dall’avvocato delle ditte in questione Fausto Corti e ha presentato una querela.
Le ditte, tramite lo stesso avvocato, hanno controquerelato. Corti ha tenuto una conferenza stampa per spiegare quanto è accaduto e le azioni legali intraprese nei confronti dell’assessore. Al centro della vicenda l’appalto per le mense vinte dalla ‘Vivenda’.
Ma il capitolato, secondo Corti, non sarebbe stato rispettato nel 2011 perché la Vivenda avrebbe chiesto e ottenuto un aumento senza che vi fosse stata un’altra gara.
Ma la cosa che desta maggiori perplessità è che la stessa ‘Vivenda’ pur essendosi impegnata a vendere al Comune, beni per le mense per complessivi 330.000 euro, li avrebbe ceduti a cifre nettamente superiori: una fotocopiatrice sarebbe stata venduta a 1.729 euro invece che 450, un gazebo a 6.400 invece che 3.900, zanzariere a 1760 euro invece che a 30 e così via. “Sono soldi degli aquilani, ha detto Corti, mi sarei aspettato un’indagine amministrativa da parte dell’assessorato, invece siamo stati querelati dall’assessore Pezzopane. Così ci siamo sentiti in diritto di tutelarci”.