L’AQUILA – E’ una delle ferrovie piu’ belle e antiche, ribattezzata la Transiberiana d’Italia per i paesaggi che attraversa e ora e’ chiusa, sacrificata da Trenitalia per mancanza di redditivita’. La Carpinone-Sulmona non e’ mai stata un esempio di velocita’, e mai avrebbe potuto esserlo con il suo percorso. A una ferrovia di 129 chilometri, che dai 600 metri di Carpinone si arrampica fino ai 1200 metri di quota di Rivisondoli, per poi riscendere ai 400 metri di Sulmona non si puo’ chiedere di essere tratta di trasporto, ma le sue potenzialita’ sono altre: valore storico e turistico per i luoghi che attraversa. Quello che in Svizzera e in Germania e’ stato valorizzato con profitto, nel centro dell’Italia, tra l’Abruzzo e il Molise, viene abbandonato. E’ accaduto nel 2010, con la soppressione dei collegamenti tra Carpinone e Castel di Sangro, e poi a Novembre 2011, con la tratta Sulmona-Castel Di Sangro
La ferrovia, entrata in funzione nel 1897, era parte del percorso Sulmona-Caianello-Napoli. Utilissima e strategica fino agli anni cinquanta, la linea ha visto poi progressivamente diminuire la sua importanza. Tre ore circa, nell’era di internet, sono troppe per percorrere 130 chilometri, ma il futuro della tratta non e’ quella commerciale, bensi’ lo sfruttamento delle sue caratteristiche: una vera e propria opera di ingegneria capace di far attraversare i binari in pendenze del 28 per mille e con un raggio di curvatura minimo di 250 metri. Questo grazie alla realizzazione di 56 gallerie per un totale di 25 chilometri, numerosi viadotti, tunnel paravalanghe e muri protettivi. Scorci mozzafiato, orsi e lupi, mucche al pascolo, faggeti, pinete, vallate e montagne che si alternano in uno dei percorsi piu’ belli e affascinanti del Paese e d’Europa. Per far tornare i locomotori diesel sulla Sulmona-Carpinone sono scese in campo decine di associazioni e organizzazioni, oltre alle amministrazioni della zona. Le regioni Abruzzo e Molise si dicono, almeno nei tavoli, favorevoli al suo rilancio, ma per ora mancano soldi, progetto e soggetto attuatore.