L’AQUILA – Nella notte tra sabato e domenica torna l’ora legale: alle due del mattino del 25 marzo le lancette degli orologi dovranno essere portate un’ora avanti, “sacrificando” un’ora di sonno. Si tornera’ all’ora solare domenica 28 ottobre.

L’idea iniziale venne a Benjamin Franklin (1706-1790) per motivi di risparmio energetico, ma nessuno gli presto’ particolare attenzione in un’epoca in cui l’industrializzazione era ancora agli albori.

Ando’ meglio al britannico William Willet: nel 1916 la Camera dei Comuni diede il via libera al “British Summer Time”. In Italia l’ora legale fu adottata per la prima volta nel 1916 e rimase in uso fino al 1920. Da allora fu abolita e ripristinata diverse volte tra il 1940 e il 1948 a causa della Seconda guerra mondiale.

Dal 1966 al 1980 si stabili’ che l’ora legale dovesse rimanere in vigore dalla fine di maggio alla fine di settembre; dal 1981 al 1995 si decise invece di estenderla dall’ultima domenica di marzo all’ultima di settembre. Il regime definitivo e’ entrato in vigore nel 1996, quando a livello europeo fu disposto di prolungarne ulteriormente la durata dall’ultima domenica di marzo all’ultima di ottobre.

ORA LEGALE: PSICOLOGA, RISCHIO ATTACCHI RABBIA COMPLICE LA CRISI 


 Insonnia, irritabilita’, ansia: i “classici” disturbi legati all’ora legale, con lo spostamento delle lancette di un’ora che per qualche giorno (piu’ o meno una settimana) provochera’ una sorta di effetto ‘jet-lag’, quest’anno saranno accentuati dalla crisi.

Lo sottolinea Paola Vinciguerra, psicologa, Presidente dell’Eurodap, Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico, secondo cui la novita’ di quest’anno e’ la situazione psicologica generale: “Interviene un fattore minimo come il cambiamento di un’ora che pero’ crea qualche alterazione psicofisica, in una situazione emozionale molto piu’ allarmata e ansiogena degli anni scorsi. 

Il carico che puo’ dare quest’ora in piu’ sara’ un aumento della rabbia. In questo momento di crisi epocale, strutturale, siamo tutti estremamente destabilizzati, ci puo’ essere un momento di tensione e di rabbia. Quindi sara’ bene osservarci, controllarci, usare la respirazione”.

Per il resto, avverte la psicologa, “prepariamoci ad affrontare i disturbi da ora legale, che ha un impatto immediato non positivo su un essere umano che, obbligato a spostare di un’ora in avanti le lancette dell’orologio, subisce una sollecitazione violenta. Avremo a che fare con ansia, nervosismo, malumore, mal di testa, tensione muscolare, tutti disturbi dovuti ad un cambiamento del ciclo del sonno”.

Solo una volta superato l’adattamento, continua la Vinciguerra, “potremmo godere dei benefici della stimolazione della luce. Ci sentiremo piu’ attivi e ci sara’ una risposta di vitalita’. Questa aumentera’ sempre di piu’ fino a giugno quando ci sara’ l’esplosione dell’estate”.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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