L’AQUILA – Si chiamava “Potenziamento del corpo di Polizia municipale, attivazione turni notturni, videosorveglianza e convenzione con la Polizia di Stato” ed era una proposta di delibera consiliare presentata da Luigi D’Eramo, consigliere capogruppo de La Destra, nel gennaio scorso. “Una prima risposta al crescente bisogno di sicurezza chiesto dalla Città che, dopo l’ultimo episodio dell’altra notte ai danni di un anziano, continua a subire gli effetti di una nuova malvivenza e dell’antica inadempienza del Comune” spiega D’Eramo.
La proposta – formalmente inoltrata nel mese di gennaio al presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti – non fu mai discussa perché, testuale, si trattava di entrare “nella competenza giuntale” piuttosto che  in atti “meramente gestionali riconducibili al PEG (Piano Esecutivo di Gestione) dell’Ente”. “Una proposta – prosegue il consigliere – respinta prima ancora di essere portata all’attenzione del consesso cittadino. Nulla da obiettare se la Giunta comunale, presieduta dal sindaco Cialente, l’avesse fatta propria o quantomeno avesse deliberato su azioni decise e precise rispetto al fenomeno della criminalità. Neanche questo”.
“Nella proposta di delibera – a firma anche del consigliere dell’Mpa, Emanuele Imprudente – il Consiglio comunale che ricordo, ove ce ne fosse bisogno, al sindaco Cialente e al presidente Benedetti, è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo dell’ente locale, chiedemmo:
–          di procedere al potenziamento del corpo di Polizia municipale;
–          di attivare turni di servizio notturni, in particolare presso i progetti CASE;
–          di installare uno strategico sistema di videosorveglianza sul territorio comunale;
–          di potenziare la pubblica illuminazione;
–          di procedere a un accordo con la Polizia di Stato per impostare modelli di sicurezza integrata con particolare riguardo al pattugliamento del centro storico.
“Ebbene, la proposta che avrebbe potuto essere arricchita dal dibattito comunale e dalle osservazioni della Giunta, non è stata neanche guardata, ma immediatamente rigettata per vizi di formali di cui in questa sede non si vuole discutere, ma che di certo danno la misura dell’ottusità burocratica e della superficialità di quest’Amministrazione di centrosinistra: in 5 anni non è stata in grado di dare risposte sul diritto alla sicurezza di noi cittadini, pur sollecitata in maniera caparbia e costante. Cialente – conclude il consigliere – riconsegni L’Aquila agli Aquilani: non è in grado di ricostruirla e neanche di proteggerla”.
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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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