L’AQUILA – Sabato  31 marzo 2011 alle ore 20.30 presso La Casa del Teatro LIVE in via Ficara 2 (Piazza D’Arti) a L’Aquila verrà presentato in anteprima il documentario indipendente “OTTOCENTOQUARANTANOVE” realizzato dall’Associazione 5.V. (acronimo per “Vi veri veniversum vivus vici”, “Con la forza della verità, in vita, ho conquistato l’universo”) con il Patrocinio del Comune dell’Aquila, dell’ARCI della provincia de L’Aquila e la collaborazione del circolo ARCI Querencia.

Il documentario  vuole esplorare la situazione de L’Aquila e dei paesi del cratere colpiti dal sisma del 6 Aprile 2009 a due anni e mezzo di distanza dall’evento, ottocentoquarantanove giorni dopo, appunto. Nasce dall’esigenza di trasmettere informazioni corrette all’opinione pubblica, che, dopo essere stata colpita da un sovraccarico di immagini, dati e pareri nel periodo immediatamente seguente al sisma,  è a tutt’oggi  completamente all’oscuro di ciò che è avvenuto in seguito e di quale sia la situazione attuale in cui versano gli aquilani e il loro territorio.

Dopo aver rivissuto la notte tra il 5 e il 6 Aprile attraverso le testimonianze dirette di coloro che il terremoto l’hanno vissuto in prima persona, il documentario passa poi a spiegare, da un punto di vista prettamente tecnico, quanto accaduto, per capire il motivo di una tale devastazione su una città simile a mille altre italiane e al contempo particolare, concentrandosi sulle responsabilità di chi avrebbe dovuto tenere in gran conto questa particolarità.

Cuore del documentario è l’esplorazione della situazione odierna: il centro storico, tanto pubblicizzato come riaperto, è ancora in gran parte zona rossa;  le attività commerciali stentano a ripartire e migliaia di persone sono costrette a vivere ancora in situazioni provvisorie, a dispetto del tanto pubblicizzato Progetto C.A.S.E.

Ascoltando le testimonianze di coloro che si sono trovati e vivono in quello che è stato spesso definito in televisione come “il campeggio a cinque stelle”, ci si rende conto che la situazione è completamente differente da quanto è stato presentato dal Governo Berlusconi.

Nonostante questo gli aquilani cercano di riprendersi la propria città, in termini di vita e di coesione sociale. “Ottocentoquarantanove” vuole essere una testimonianza di questo processo in atto, a fronte delle accuse mosse all’apparente immobilismo dei cittadini, idea che è figlia del silenzio mediatico che aleggia su L’Aquila e il cratere.

Per l’Italia dei mass media pare che L’Aquila non esista più e non sia più un problema. Questo documentario vuole mostrare che non è così.

 

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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