L’AQUILA – Il 10 aprile presso il tribunale di Bazzano si è svolta la prima udienza del processo a CaseMatte. Il procedimento è stato rinviato al prossimo 26 ottobre per vizi di alcune notifiche riscontrati da entrambe le parti. Un centinaio di persone hanno portato la propria solidarietà fuori e dentro l’aula.
Insieme ai nostri legali abbiamo comunque avuto modo di esprimere il nostro approccio a questo processo: abbiamo fatto presente al giudice che i terreni dell’ex Ospedale Psichiatrico su cui insistono gli edifici della Asl – compresa la struttura oggetto del procedimento penale, ossia CaseMatte – risulterebbero al catasto di proprietà della Provincia dell’Aquila. Tale risultanza documentale – non considerata dalla Procura – richiede maggiore chiarezza da parte delle autorità preposte sia sui piani di vendita dell’intero complesso da parte di chi ci ha denunciato, sia, più in generale sulla situazione a livello amministrativo su Collemaggio.
Oggi una volta in più il nostro presidio permanente continua ad essere una spina nel fianco; rimanere dentro Collemaggio è fondamentale per tenere alta l’attenzione su uno spazio già sotto le mire di ogni tipo di speculazione. Questo processo consentirà – come già è avvenuto tante volte all’interno degli spazi oggetto del procedimento – di riflettere su problematiche che interessano la collettività anche se in un contesto giudiziario in cui si devono difendere solo alcune persone da una accusa specifica.
Non siamo intimoriti, ma rilanciamo affinché Collemaggio rimanga un bene comune e non sia oggetto di speculazione e vendita. Continueremo a batterci dentro e fuori i tribunali per difenderlo.
Ringraziamo chi è stato e continua ad essere al nostro fianco. Se qualcuno pensa che ci arrenderemo di fronte alle accuse si sbaglia di grosso: rilanciamo e diamo appuntamento al prossimo 26 ottobre. La battaglia di Collemaggio si può vincere, oggi è solo l’inizio.
Collemaggio. parte il processo a casematte. subito rinviato al 26 ottobre
"L'EX OSPEDALE RIMANGA BENE COMUNE"
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