L’AQUILA – L’assessore al Lavoro e il presidente di Unioncamere Abruzzo hanno sottoscritto questa mattina un protocollo d’intesa finalizzato all’istituzione dell’Osservatorio regionale dell’economia della conoscenza e dello sviluppo imprenditoriale. Tale Osservatorio utilizzerà i dati contenuti nella piattaforma BIRTT (Borsa dell’Innovazione della Ricerca e del Trasferimento Tecnologico) e della rete dei laboratori territoriali innovativi. I dati reperiti e gestiti dall’osservatorio saranno utilizzati ai fini dell’acquisizione di informazioni sul mercato del lavoro per orientare la programmazione regionale in materia. “Ringrazio Unioncamere d’Abruzzo – ha dichiarato l’Assessore – poiché con l’istituzione di questo Osservatorio, che non comporta alcun onere economico aggiuntivo per la Regione, avremo l’opportunità di uno studio e di un’analisi approfondita che consentirà di meglio comprendere i processi di apprendimento e di innovazione per poter costruire politiche ancore più incisive per la crescita e lo sviluppo dell’Abruzzo, soprattutto sul versante della formazione e quindi del capitale umano”.”Si tratta di un’iniziativa che rafforza i rapporti tra Regione e Camere di Commercio – ha aggiunto il Presidente di Unioncamere – e stabilisce sinergie sempre più strette per lo sviluppo delle imprese, per l’occupazione e per migliorare l’inserimento lavorativo dei giovani attraverso una più adeguata formazione per l’innovazione e la ricerca e una più puntuale osservazione delle dinamiche del mercato del lavoro”.
LAVORO:APPROVATA ATTUAZIONE TESTO UNICO SU APPRENDISTATO
Stamane, la Giunta ha approvato l’attuazione in sede regionale del D.Lgs., n. 167/2011 (c.d. Testo Unico sull’Apprendistato) in attuazione dell’obbligo, da parte del legislatore nazionale, per le singole Regioni, di dare esecuzione alle norme contenute nel decreto legislativo nazionale sull’Apprendistato entro 6 mesi dalla sua data di entrata in vigore ovvero entro il prossimo 25 aprile. “Dopo un ampio e costruttivo confronto in Commissione Tripartita – sottolinea l’Assessore al Lavoro – oggi recepiamo, in sede amministrativa, le tre forme di apprendistato che erano state già previste dal D.Lgs., n. 276/2003 (c.d. Riforma Biagi) e dalla L.R. n. 30/2009 ma mai rese esecutive, in forma organica, sul nostro territorio. La nostra tempestiva adesione al dettato normativo nazionale fornisce una coerente ed efficace risposta alle molteplici e non procrastinabili esigenze del mercato del lavoro abruzzese”. Tre i tipi di apprendistato che potranno essere realizzati sul territorio regionale: un apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale, rivolto ai giovani tra i quindici e i venticinque anni, utilizzabile in tutti quei settori per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione o per il diploma professionale. La durata del contratto, in questo caso, è legata sia alla qualifica che al diploma da conseguire ma la componente formativa non può comunque superare il triennio o i quattro anni se il giovane deve acquisire un diploma professionale regionale; un apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere per i giovani compresi tra i diciotto e i ventinove anni e per tutti i settori di attività pubblici e privati. In tal caso la durata del periodo formativo, concordata nella contrattazione collettiva nazionale, è definita sia in ragione dell’età che della qualifica da ottenere e per le imprese non artigiane non potrà superare i tre anni mentre per quelle artigiane il limite è fissato a cinque. La competenza regionale in materia è limitata alla definizione delle competenze di base o trasversali per un monte ore complessivo di centoventi nel triennio; un apprendistato di alta formazione e ricerca per i giovani di età compresa tra i diciotto ed i ventinove anni, possibile in tutti i settori produttivi pubblici e privati. Quest’ultima tipologia è finalizzata al conseguimento di un diploma di istruzione secondaria superiore, di titoli di studio universitari o di alta formazione, compresi i dottorati di ricerca o la specializzazione tecnica superiore. Introdotta anche la possibilità dell’apprendistato per i praticanti degli studi professionali, previa disciplina dei singoli regolamenti dei vari ordini.