L’AQUILA – Clima di fiducia in calo, ridotte capacita’ di risparmio e spese obbligate in aumento: e’ questa la sintesi dell’Outlook dei Consumi Censis-Confcommercio realizzato a marzo 2012 che parla di un “quadro congiunturale molto difficile”.
“Nei primi mesi del 2012 appare quasi impossibile prevedere una ripresa effettiva dei consumi gia’ da lungo tempo in una fase stagnante” si sottolinea nel rapporto, evidenziando come l’aumento della pressione fiscale e dei prezzi acceleri la recessione e spinga “ad un atteggiamento di forte cautela” delle famiglie.
Negli ultimi sei mesi, il 78,9% delle famiglie ha speso tutto, l’11,3% non ce l’ha fatta con le risorse a disposizione mentre il 9,8% e’ riuscito a risparmiare qualcosa, era il 28% nel giugno 2011. Da qui, un atteggiamento di moderazione che spegne i consumi. L’87% delle famiglie intervistate ha riorganizzato le spese alimentari, il 78% ha ridotto pranzi e cene fuori, il 63% gli spostamenti in auto o scooter mentre il 40% ha rinunciato alle spese per abbigliamento e calzature.
Ridotte al minimo le previsioni di spesa delle famiglie, con non piu’ del 5% degli intervistati che prevede di effettuare a breve l’acquisto di un elettrodomestico, di nuovi mobili per la casa o interventi di ristrutturazione dell’abitazione. “La prospettiva da qui a fine anno e’ che i consumi di beni durevoli si dimezzino almeno come domanda potenziale”, ha sottolineato Giuseppe Roma, Direttore generale del Censis.