L’AQUILA – Anche per queste elezioni comunali, si è ripetuto il rito della nomina degli scrutatori secondo la logica tutta interna al Consiglio comunale di “uno a te, due a me” che mortifica i tanti giovani disoccupati o i tanti cassintegrati senza padrino politico.
Esprimo compiacimento per le 333 persone fortunate, che hanno la possibilità di portare a casa qualche centinaio di euro molto utile in un periodo di grave crisi economica, ma allo stesso tempo manifesto un forte sentimento di solidarietà per tutti coloro che hanno potutto solo leggere sui giornali i nomi degli scrutatori!
Ritengo sbagliato ed ingiusto questo criterio clientelare, e non addebito la responsabilità alla Commissione elettorale o ai Consiglieri, per un giorno datori di lavoro precario, ma al sistema opportunistico che vige nel Comune di L’Aquila e che nessuno dei rinnovatori solo a parole ha voluto cambiare.
Il Sindaco, Massimo Cialente, ha perso una buona occasione per dare un segnale di cambiamento e per suggerire un’indicazione- magari il sorteggio- più trasparente e rispettosa di tutti i cittadini aquilani.
Penso sia giusto indignarsi.