L’AQUILA – La nuova stagione coincide con un cambio di passo della sanità abruzzese. Il bilancio del 2011 si è chiuso con un avanzo di 61 milioni di euro, un risultato che il governatore Gianni Chiodi ha definito “storico”.
Fino a qualche anno fa i conti della sanità rappresentavano un grosso problema per l’economia regionale e l’Abruzzo era considerata una regione ‘canaglia’ al pari del Lazio, la Calabria, la Puglia, la stessa Liguria, perché il debito sanitario non era più sostenibile, tanto che fu commissariato dal governo di Roma, e alla Regione venne imposto un piano di rientro lacrime e sangue.
La giunta Chiodi è riuscita nell’operazione di risanamento, iniziata peraltro dal precedente governo regionale. Ha azzerato il debito della sanità e ha chiuso il bilancio della Regione in attivo. Sono stati tre anni di fuoco, ma i numeri, oggi, danno ragione a Chiodi.
Il resto è fumo. L’opposizione in Consiglio regionale fa il suo mestiere, sposta il tiro sulla ‘mobilità passiva’, cioè sugli abruzzesi che vanno a farsi curare fuori regione, o sulle ‘criticità’ messe in luce dalla Commissione Marino che però parla dei nostri ospedali in termini ampiamente positivi.
Anche i sindacati fanno la loto parte, chiedono, com’è ovvio, più lavoro, più occupazione, adeguati livelli di assistenza, ma i numeri sono i numeri e dicono che la sanità, in Abruzzo, è su buoni livelli e che le criticità non sono tali da giustificare la necessità di andare a farsi curare altrove. Gli assistiti, cioè noi tutti, lo devono sapere.
Il risanamento porterà a nuove assunzioni di personale medico e paramedico. Non è una novità, il governo regionale lo aveva promesso, ma da qualche parte l’hanno dimenticato.
Che Chiodi e la sua giunta siano riusciti nell’opera di risanamento, taglia certo l’erba sotto i piedi di chi vuole fare polemica politica a prescindere, ma si tratta di una polemica che non giova a chi la fa. Va aggiunto che negli ultimi due anni la sanità abruzzese ha avuto, per gli ospedali, finanziamenti per 145 milioni di euro di cui 36 all’ospedale dell’Aquila, 13 a quello di Avezzano e 40 all’Ospedale di Chieti.
Anche questa è una buona notizia, prendiamola per quella che è, teniamocela bene stretta, e vediamo se la giunta Chiodi riuscirà a far fronte a un’altra sfida: quella di abbassare le tasse come aveva promesso.