L’AQUILA – Quante volte ci sarà capitato di prendercela con gli infermieri quando suonando il campanello del reparto nessuno arriva in soccorso o quando, la semplice richiesta di un bicchiere d’acqua, diventa un’impresa? Ce la prendiamo sempre con gli infermieri considerandoli assenti, indelicati, a volte anche scortesi. Ebbene forse le cose non stanno proprio così.
A svolgere le mansioni sopra indicate non devono essere infatti gli infermieri ma gli OSS, gli Operatori Socio Sanitari, figure che al San Salvatore sono praticamente assenti. Così l’infermiere deve fare il portantino, provvedere al rifacimento del letto dei pazienti, provvedere all’igiene dei malati e rispondere ai campanelli. Tutte prestazioni non infermieristiche che tolgono tempo e si sommano alle normali attività. A dare l’allarme è il segretario Provinciale Nursind L’Aquila Antonio Santilli che della situazione si dice “esasperato e pronto a ricorrere alle vie legali per risolvere definitivamente il problema”.
“ Siamo costretti a scusarci con i pazienti – dice in esclusiva ad AquilaTv – ogni giorno e, approfittiamo di questo spazio per farlo di nuovo, perché non riusciamo a seguirli come vorremmo. Dovremmo garantirgli un’assistenza costante che non ci è possibile perché impegnati in altro. Questo – prosegue- non solo espone gli infermieri a trasgredire la legge visto che svolgere mansioni inferiori è vietato, ma sottopone gli stessi a demansionamento, dequalificazione professionale e stress lavorativo”.
Non è la prima volta che questo sindacato delle professioni infermieristiche denuncia il fatto. Santilli ci mostra 3 lettere mandate al direttore Generale Giancarlo Silveri e al direttore Sanitario Libero Colitti, ma dopo alcuni incontri informali rassicurazioni verbali, la situazione non è mutata. Così Santilli e il Rappresentante del Presidio Chaled Milhem dicono basta e inoltrano le missive ad un legale che ora deciderà cosa fare.
“Non esageriamo ipotizzando che questo stato di cose espone gli infermieri a rischio di ‘burnout’, forse per qualcuno è già cominciato visto che la voglia di presentarsi in servizio comincia a mancare”.