L’AQUILA – Finisce in tragedia la festa del Primo Maggio a Rocca di Cambio. Un operaio romeno di 51 anni è morto cadendo da un’impalcatura. Si chiamava Vasile Copil, era originario di Mioveni (Romania) e lavorava alle dipendenze della cooperativa ‘Rocca di Cambio’ di Roma. Secondo quanto si è appreso, era salito al terzo piano di un fabbricato in costruzione ed ha preso l’equilibrio all’improvviso precipitando da un’altezza di sette metri.Per la sua morte sono state indagate cinque persone. Si tratta, in particolare, del coordinatore della sicurezza, del responsabile del cantiere, del direttore dei lavori e di due addetti della ditta che sta realizzando le opere edili. Le accuse sono di omicidio colposo e violazioni sulle norme della sicurezza. L’autopsia sulla vittima sara’ effettuata dopodomani. Il pm, intanto, ha dato mandato ai carabinieri di raccogliere ogni testimonianza utile alle indagin
Lavorava nel cantiere nonostante la giornata festiva. L’operaio è apparso subito in gravi condizioni ai soccorritori che erano stati allertati da un compagno di lavoro, e quando è arrivato l’elisoccorso del 118 era già morto. Per i rilievi sono giunti sul posto di carabinieri della stazione di Rocca di Mezzo che hanno provveduto a sequestrare il cantiere che è stato chiuso e sigillato.
La magistratura ha aperto un’inchiesta per accertare le cause dell’incidente. L’episodio ha suscitato profonda emozione nella piccola comunità di Rocca di Cambio. Parole di cordoglio sono state espresse dal sindaco Gennaro Di Stefano che ha condannato la “mancanza di sicurezza e di controllo in certi cantieri”.
Di Stefano non si è riferito in particolare alla cooperativa ‘Rocca di Cambio’. Sarà infatti l’inchiesta appena aperta a dire se il cantiere era in regola e se erano state adottate tutte le misure di sicurezza.
COMUNICATO UFFICIALE DEI CARABINIERI:
Rocca di Cambio, giornata di lavoro in cantiere si trasforma in tragedia.
C.V., operaio edile di anni 51, di nazionalità rumena, residente a Ladispoli, mentre lavorava alla sistemazione di un tetto unitamente ad una squadra composta da 4 connazionali, tra i quali anche il figlio, è caduto nel vuoto da un ponteggio montato al terzo piano di una palazzina in costruzione, morendo sul colpo dopo un volo di 10 metri. E’ successo ieri alle ore 11.00 in Rocca di Cambio presso un cantiere aperto per la realizzazione di un residence.
Sono in corso indagini da parte dei Carabinieri del Comando Stazione di Rocca di Mezzo al fine di stabilire se l’incidente è da attribuirsi alla responsabilità della ditta esecutrice dei lavori, per la quale l’operaio era regolarmente assunto, o per cause fortuite, eventualmente legate ad un malore dell’uomo.
Il cantiere, al quale la squadra stava lavorando da circa un anno, è stato sottoposto a sequestro probatorio e messo a disposizione del Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di L’Aquila Dott. David Mancini, il quale ha disposto l’accompagnamento della salma presso l’Obitorio del Capoluogo per il successivo esame autoptico.