L’AQUILA – Il professore Sergio Tiberti precisa la situazione sul ricorso al Tar (fatto dall’avvocatura dello Stato ndr) per quanto riguarda il prolungamento del rettorato a guida Ferdinando di Orio. Secondo il docente il ricorso fatto al tribunale amministrativo non sarebbe stato autorizzato dal ministro Profumo.
UNIVERSITA’: L’AQUILA; CESA, SPAZIO AL RINNOVAMENTO
“In tanti casi i rettori hanno dato altri esempi sulle proroghe di un anno della legge Gelmini, una questione sulla quale abbiamo anche parlato con il ministro. Penso che anche all’Aquila sia il caso di lasciare spazio al rinnovamento, l’universita’ deve tornare ad essere un grande ateneo”. Cosi’ il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa, all’Aquila per una manifestazione elettorale, ha preso posizione sul caso dei rettori in scadenza di mandato che, in ragione di una interpretazione di un comma della legge di riforma Gelmini, hanno usufruito di un altro anno di proroga, dopo quello gia’ scattato al momento del varo. Nella casistica c’e’ anche quello del rettore dell’Aquila, Ferdinando Di Orio. “So che all’Aquila ci sono polemiche in corso perche’ ci sono proroghe in corso – ha aggiunto Cesa – L’Aquila ha bisogno di una grande universita’ e bisogna lavorare per questo”. Bocciando la proroga, Cesa si schiera dalla parte del docente dell’Ateneo aquilano Sergio Tiberti, componente della direzione nazionale dell’Udc, uno degli ispiratori del gruppo di professori che si oppone al rettore Di Orio e che lavora perche’ all’Aquila si voti il 17 maggio prossimo. Sulla questione ci sono state alcune interrogazioni parlamentari.