L’AQUILA – “E’ bene che i Comuni che si avvalgono della cosiddetta ‘filiera’ sappiano che tutte le pratiche relative al recupero degli edifici classificati ‘E’ posti fuori dai centri storici e protocollate entro il 31 agosto 2011 sono state tutte esaminate.
Far conoscere questo risultato non e’ solo utile per ricordare che Fintecna, Cineas e Reluis hanno pienamente rispettato i tempi loro imposti, ma soprattutto per evidenziare che oggi, prendendo ad esempio i dati del Comune dell’Aquila, circa 3.200 cantieri sono aperti e, a breve, entro qualche settimana, i restanti saranno tempestivamente avviati”.
E’ un messaggio che alimenta la speranza quello del Commissario delegato per la Ricostruzione Gianni Chiodi nel commentare i dati di consuntivo della filiera. “L’esame di tutte le pratiche da parte di Fintecna, Cineas e Reluis ha consentito di dichiarare non istruibili un centinaio di pratiche, dare parere positivo a circa 5.600 pratiche, mentre per 1.800 sono state richieste integrazioni ai tecnici che ancora non pervengono alla filiera.
E’ necessario ora che, da un lato, i tecnici dei privati accelerino nella riconsegna delle integrazioni, e che, dall’altro, i Comuni rilascino tempestivamente i contributi definitivi per quelle pratiche che hanno ricevuto l’esito positivo e che non hanno il problema di attendere ancora l’esito della pratica riguardante la parte comune strutturale eventualmente collegata”.
Secondo il Commissario solo in questo modo tutti i 7.500 cantieri potranno partire entro l’estate e si potra’ accelerare con l’esame delle pratiche presentate dal primo settembre 2011. Secondo il Commissario poi “l’attivita’ della filiera, oltre che essere stata rispettosa dei tempi previsti, e’ stata e sara’ imprescindibile per garantire la massima sicurezza sismica prevista dalle normative vigenti e per recuperare ingenti somme da reimpiegare nelle ricostruzione, anche prevedendo contribuiti oggi non compresi per alcune tipologie di immobili.
Per questo aver appreso che su un totale di contributi richiesti per le ‘E’ fuori centro storico pari a circa 2,2 miliardi di euro, si e’ riusciti a recuperare circa 362 milioni di euro, pari a poco meno del 17 per cento”. “Cio’ ribadisce – conclude Chiodi – l’utilita’ della filiera, smentendo facili tentazioni critiche e inopportuni tentativi di disegnare un quadro a tinte fosche dell’attivita’ di ricostruzione messa in piedi dal Governo e dagli Enti Locali”.