L’AQUILA –  Durante la seduta di oggi del Consiglio regionale dedicata al Question Time, il vicepresidente del Consiglio regionale Giovanni D’Amico ha chiesto all’Assessore Gatti chiarimenti sulla situazione dei lavoratori precari dell’amministrazione provinciale dell’Aquila e notizie certe circa la programmazione POR FSE e l’ammontare dei fondi residui della precedente programmazione assegnati alla Provincia. 

La Provincia, infatti, sostiene di non poter prorogare i contratti del personale precario, addetto a funzioni istituzionali dell’ente, perché la Regione non fa la programmazione POR FSE 2012-2013 e non assegna i relativi fondi.

Secondo l’Assessore Gatti, invece, i fondi ci sono e la programmazione POR FSE 2012-2013 non rileva affatto in questa vicenda: infatti, in base al Protocollo d’intesa relativo alla programmazione POR FSE 2009-2010-2011, sono stati conferiti alle quattro province complessivamente 15 milioni e mezzo di euro (4 milioni e 200 mila alla provincia dell’Aquila) per tutti gli interventi in materia di formazione e politiche attive del lavoro da porre in essere fino al 31.12.2012. Parte della cifra assegnata alla Provincia dell’Aquila (il 30 % della quale può essere speso per il personale) non risulta al momento certificata e dunque deve ritenersi ancora disponibile.

“La risposta dell’Assessore Gatti – afferma D’Amico – chiarisce che la mancata proroga dei contratti dei lavoratori precari dell’amministrazione provinciale dell’Aquila è un problema addebitabile esclusivamente alla gestione dell’ente Provincia e non della Regione, che dal canto suo ha dato piena attuazione al protocollo d’intesa stipulato in data 07/04/2011, permettendo alla Provincia di spendere le somme assegnate per il personale fino al 31.12.2012. Spero che la risposta dell’Assessore Gatti, sollecitata dalla mia interrogazione, possa mettere un punto di chiarezza sulla vicenda e possa richiamare l’Amministrazione provinciale alle sue responsabilità, contribuendo ad una sollecita soluzione del problema dei lavoratori a tempo determinato della Provincia dell’Aquila. Questi lavoratori, che negli anni hanno superato ben tre selezioni, si ritrovano disoccupati dal 1° gennaio, mentre i centri per l’impiego, privi delle necessarie risorse umane qualificate, lavorano a rilento; il paradosso è che tutto ciò avviene pur essendo state assegnate le risorse economiche.”  

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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