L’AQUILA – Quella sull’Aquila è stata l’ultima azione di intervento della Protezione Civile sulla popolazione – ha detto oggi Franco Gabrielli, Capo della Protezione Civile, ai Giovani Imprenditori di Confindustria L’Aquila recatisi a Roma per uno degli incontri riservati alle Istituzioni, come da mandato della nuova Presidenza Panunzi.
“Purtroppo per il futuro dovremo pensare alle assicurazioni, perché lo Stato non è più in grado di fare investimenti sulle calamità: possiamo ritenere che gli Aquilani siano stati gli ultimi a ricevere assistenza dallo Stato. Il problema, però, è ancor più grave e a monte – chiarisce Gabrielli – perché prima ancora che sulle calamità bisogna pensare alla prevenzione delle stesse. E il nostro Paese non ha investito su questo”, né sul risanamento delle sue criticità ( prevenzione) né sulla Protezione Civile che ad oggi non ha più alcuna risorsa: l’Italia è un territorio sismico e idrogeologicamente compromesso, di calamità ne vedrà parecchie. Per il futuro, zero assistenza e zero prevenzione.
“Altri ancora avrebbero dovuto essere in quell’aula al processo Commissione Grandi Rischi – continua l’ex Prefetto – perché la causa della tragedia è stata la mancanza di prevenzione”.
Anche il tessuto economico non è stato sorretto: gli 80mila euro di danni risarcibili a favore delle imprese sono una goccia nel mare e, soprattutto “non ci sono state misure finalizzate a ricompattare e rilanciare il tessuto imprenditoriale”.
“Mi hanno colpito la schiettezza sull’argomento Protezione Civile/Prevenzione e l’attaccamento all’Aquila: tutte quelle immagini della nostra Città nel suo studio, la voce che si incrina quando parla delle vittime… non avevo pensato a tanto coinvolgimento umano e personale” – ha Pierluigi Panunzi Presidente G.I. Confindustria L’Aquila.