Ha molti padri, come al solito, la vittoria del centrosinistra alle recenti amministrative dell’Aquila, e così è cominciato subito l’assalto alla diligenza per un posto in giunta. C’è chi alla vittoria ha contribuito con un bel mucchio di voti e naturalmente è stato eletto, c’è chi di voti ne ha portati abbastanza ma in Consiglio comunale non è entrato perché non gli sono bastati, c’è infine chi di voti ne ha presi pochini ma vuole entrare lo stesso per una sorta di diritto di primogenitura. Per quest’ultimo caso potremmo fare nomi e cognomi. Non li facciamo, per carità di patria, anche perché li conoscono tutti. E’ strano che siano sempre costoro a rendere più difficili le cose. Il popolo sovrano non li ha mai mandati, o quasi, in un’assemblea elettiva, ma loro fanno casino lo stesso. No, non vorremmo proprio essere nei panni del sindaco rieletto alle prese con la quadratura del cerchio (Antares).