L’AQUILA – Posto in piedi per l’evento conclusivo della seconda edizione del Salone che chiude con un confronto tecnico fra i protagonisti delle ricostruzione. Per la prima volta l’organizzazione mette a confronto i rappresentanti della filiera con le strategie del Dipartimento per lo Sviluppo delle Economie Territoriali della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
LE PRIORITA’: Subito un tavolo tecnico fra istituzioni, categorie e governo per prendere decisioni in grado di far ripartire i meccanismi inceppati della ricostruzione dell’Aquila e dei Comuni del cratere; subito risorse dai 6 ai 10 miliardi in aggiunta ai 4 maliardi di euro disponibili per ricostruire L’Aquila e il suo territorio; subito un confronto operativo con il ministro Fabrizio Barca che tornerà a L’Aquila nei prossimi giorni per annunciare la strategia operativa della ricostruzione del governo Monti.
Attorno al tavolo non solo rappresentanti delle categorie produttive legate alla ricostruzione, ma i professionisti che in prima linea dovranno portarla a regime.
Interlocutore attento Aldo Mancurti della Presidenza del Consiglio dei Ministri a L’Aquila per capire quali sono le problematiche che ostacolano e rallentano il processo di ricostruzione.
“Oggi siamo in un momento di transizione – apre il presidente Ance L’Aquila Gianni Frattale – sia per la presenza del ministro Barca che ci traghetterà fino alle prossime elezioni politiche, che per il commissariamento arrivato alla scadenza”.
MANCURTI:”CAPIRE COSA FARA’ QUESTA CITTA’ FINCHE’ NON SARA’ RICOSTRUITA”
“L’idea di far partire la ricostruzione subito e non nel 2014 è anche il nostro pensiero – ha esordito così Aldo Mancurti, ricordando il ruolo chiave da lui rivestito nella Protezione Civile l’indomani del terremoto friulano – Barca sarà nei prossimi giorni all’Aquila per delineare la strategia per affrontare in modo organico il problema della ricostruzione che deve produrre rapidità e qualità.
Non abbiamo la bacchetta magica, ripartire non sarà domani, ma bisognerà capire cosa farà questa città finché non sarà ricostruita. Per questo sarà necessario rispolverare il concetto di tavolo che venne istituito per il terremoto dell’Irpinia, una commissione in grado di risolvere le criticità di tutti in modo organico. Perché il male del nostro Paese, quando succedono le cose, è ricominciare tutto da capo senza cogliere esperienze positive che altrove hanno funzionato e possono funzionare ancora. Non siamo venuti né per dare voti né per fare magie – ha ribadito – Abbiamo studiato le carte, capito quali sono le criticità, scoperto che attivismo c’è stato da parte di tutti, talvolta non finalizzato, ora dobbiamo farlo diventare collettivo, in modo che produca frutti e soluzioni per i cittadini”.
Mancurti ha anche annunciato l’esigenza di aggiungere risorse economiche perché il processo vada a regime: “Barca sta formulando una proposta per il Governo che aggiunga ai 4 miliardi di euro già disponibili altre risorse, dai 6 ai 10 miliardi di euro per continuare”.
CIALENTE: “PAROLA D’ORDINE E’ CORRERE, SBUROCRATIZZARE E DARE ANTICIPI”
Un’analisi approfondita sui problemi della ricostruzione della periferia e del centro storico è affidata al sindaco dell’Aquila Massimo Cialente: “La filiera Cineas e Reluiss si muove per inerzia e senza guida con tempi lentissimi e una grossa disorganizzazione – dice – non ce lo possiamo permettere perché il governo intende chiudere in tempi rapidi molte delle provvigioni previste per la ricostruzione. Parola d’ordine è correre- prosegue Cialente – sburocratizzare e dare anticipi economici per far partire le imprese”.
ANCE, CIPRIANI: “RICOSTRUZIONE PARTA CON PIEDE GIUSTO”
Stefano Cipriani, vicepresidente Ance L’Aquila: “Auspichiamo parta ricostruzione con piede giusto, ma rapida è parola grossa a tre anni perché tutte le problematiche che stiamo affrontando creano caos e lentezza. Sulla qualità sin dai primi giorni abbiamo puntato a diventare modello di eccellenza e ben disposti a partecipare ai tavoli tecnici per dare contributo”
DE SANTIS: “CORPO NORMATIVO CONFUSO E DIFFICILMENTE APPLICABILE”
“E’ il 2012 o il 2010? – sottolinea Paolo De Santis presidente Ordine ingegneri L’Aquila – combattiamo contro due anni persi, difficili per impostare processo della ricostruzione. In questi tre anni dal 6 aprile l’ordine degli ingegneri si è caricato di tanti problemi, esaminando tutti i decreti e segnalando ciò che è mancato per la ricostruzione. Mancata l’intelligenza della ricostruzione, perché non si è capito come impostarla in modo serio veloce ed economicamente produttivo. Se partiamo da corpo normativo e legislativo è confuso e difficilmente applicabile e comprensibile se non attraverso le faq.