L’AQUILA – Organizzata dalla Sezione CAI di L’Aquila, si svolgerà domenica 3 giugno 2012 la Cicloescursione CAI L’AQUILA Tra storia e preistoria. La giornata prevede interazione tra il gruppo di cicloescursionismo ed il gruppo speleologico, abbinando alla cicloescursione della mattina, la visita di Grotta a Mare nel pomeriggio.

A coordinare e monitorare le esperienze, saranno i titolati della sezione.

Il luogo di incontro e formalizzazione iscrizione, partenza e arrivo della cicloescursione, sarà presso il Bar Il Ruscello, nel borgo di Camarda, sulla Strada Regionale 17bis, antistante la farmacia del paese.

Programma

08:15 Inizio raduno e formalizzazione iscrizioni, presso il bar Il Ruscello;

09:00 partenza ufficiale cicloescursione;

13:30 orario massimo di fine cicloescursione;

13:30-15:00 intervallo pranzo. Pasto convenzionato presso Trattoria “Fuori le mura”, Assergi (L’Aquila),Via del Colle n.20, Tel: +39 0862 606740, previa prenotazione;

15:00- 18:00 visita speleologica.

 Informazioni e iscrizione

Quota d’iscrizione soci 10 euro, non soci 15 euro. Supplemento visita speleologica 5 euro.

Data ultima iscrizione sabato 2 giugno ore 18:00.

Preiscrizione obbligatoria con modulo da compilare, sezionale ed individuale, per soci e non soci, presso la sede CAI di L’Aquila in Via Rocco Carabba, 67100 L’Aquila, piazzale della Galleria Meridiana, tel/fax 0862/028225 ed inviando e-mail con nome, cognome, data di nascita, interesse alla visita speleologica, all’indirizzo reggioverde3@virgilio.it.

Età minima per la partecipazione 16 anni, con compilazione della liberatoria firmata da un genitore.

 

Per informazioni cicloescursionistiche contattare: Fabrizio dalle ore 18:00 alle ore 20:00 al seguente numero 328.6779461. 

Per informazioni speleologiche contattare:  Luca dalle ore 18:00 alle ore 20:00 al seguente numero

348.9226464.

Si fa obbligo di casco, occhiali e kit di riparazione foratura. Si consiglia un controllo di efficienza della propria mountain-bike.

Descrizione ciclopercorso: Tale percorso si sviluppa risalendo il lato destro orografico di una parte di valle pedemontana denominata del Vasto, alla base della catena occidentale del Gran Sasso, sotto la linea ideale che unisce il Monte Pizzo Cefalone al Pizzo di Camarda passando per la Cresta delle Malecoste. La vista della maestosità del dislivello di tale catena ci accompagna per l’intera gita, con ottima visibilità sulla destra del percorso.Sulla sinistra si intuisce la presenza del torrente Raiale che più a monte trova le sue sorgenti, il quale sarà visibile sul ritorno.Il percorso si sviluppa ad anello il cui tratto di andata avendo una quota altimetrica superiore risulta più aereo.La conformazione orografica della valle del Vasto presenta numerose grotte di piccolo e medio volume mentre una è di rilevante interesse sia geologico che antropologico: Grotta Amare, 960 m.s.l.m.

E’ una grotta di origine carsica dove le acque percolanti dalla superficie hanno solubilizzato il calcaree rendendo la grotta oggi costituita da quattro camere. Di esse una è aerea e ne costituisce l’accesso mentre le restanti sono visitabili con attrezzatura speleologica. Le ultime due camere sono riempite parzialmente di acqua e scendono fino al livello della valle ( circa 880 m). La grotta con buona probabilità ha ancora camere da esplorare. La camera aerea è stata dal periodo paleolitico da riparo e vissuta da ominidi fino all’età del bronzo. Testimonianza a questo sono i suppellettili ritrovati e ancor più sbalorditivo i resti scheletrici di tre individui risalenti a periodi differenti.

Dunque si giunge a S.Pietro della Jenca, 1150 m.s.l.m.,agglomerato di case pastorali del paese di Camarda utilizzato dai pastori nei periodi estivi ed oggi rivalorizzato per nuove tendenze di recupero artistico, turistiche e spirituali in seguito alle numerose visite di Giovanni Paolo II.

 Ad esso sono state erette varie stele commemorative e dato il suo nome ad una cima in prossimità di  Pizzo Cefalone (2444 m). Dopo una visita all’agglomerato urbano prendiamo un sentiero per tornare al paese di Assergi che costeggia lo stesso versante vallivo ma più vicino al fiume dove si aprono altre piccole cavità e si incontrano i ruderi di S.Maria della Croce.

 

Descrizione speleologica: Uscita Grotta a Male. Temperatura interna circa 12 gradi.

Materiale: Guanti, Scarponi da trekking o stivali in gomma, Pile a contatto con la pelle e abbigliamento comodo come secondo strato (tutta roba vecchia), Cambio completo perché ci si sporca di fango.

Materiale fornito: Caschetto e frontale con batterie

Percorso: Discesa fino alla sala De Marchi a -80, Tempo di percorrenza: circa h 1.30/1.45

Se il gruppo permette si può uscire da un altro ramo o restare a visitare altre zone della grotta.

Esplicitazione sulle difficoltà tecniche cicloescursionistiche

TC: (turistico) percorso su strade sterrate dal fondo compatto e scorrevole, di tipo carrozzabile;

MC: (per cicloescursionisti di media capacità tecnica) percorso su sterrate con fondo poco sconnesso o poco irregolare (tratturi, carrarecce…) o su sentieri con fondo compatto e scorrevole;

BC: (per cicloescursionisti di buone capacità tecniche) percorso su sterrate molto sconnesse o su mulattiere e sentieri dal fondo piuttosto sconnesso ma abbastanza scorrevole oppure compatto ma irregolare, con qualche ostacolo naturale (per es. gradini di roccia o radici);

OC: (per cicloescursionisti di ottime capacità tecniche) come sopra ma su sentieri dal fondo molto sconnesso e/o molto irregolare, con presenza significativa di ostacoli.

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Registrazione Tribunale dell’Aquila n.560 del 24/11/2006 – PI 01717150666

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