L’AQUILA – Una sala del Ridotto affollata fino all’inverosimile ha fatto da sfondo, stamani, alla conferenza stampa di presentazione del progetto “I cantieri dell’Immaginario”, promosso dal Ministero per i Beni e le Attività culturali e dall’assessorato alla Cultura del Comune dell’Aquila e realizzato dalle istituzioni culturali cittadine finanziate dal Fus, il Fondo unico per lo spettacolo.
Laboratori, spettacoli, concerti animeranno per tutta l’estate le vie e le piazze del centro storico ferito, coinvolgendo tutte le principali istituzioni cittadine: il Teatro stabile d’Abruzzo, l’Atam, l’Istituzione sinfonica abruzzese, Teatrozeta, I Solisti aquilani, la Società dei Concerti “Barattelli”, il Teatro stabile di Innovazione l’Uovo, il gruppo E-Motion, ma anche il Conservatorio “Casella”, l’Accademia delle Belle Arti e la Scuola nazionale di Cinema.
“Mi accompagna una grande emozione – ha esordito l’assessore alla Cultura Stefania Pezzopane – perché siamo riusciti a superare ostacoli e diffidenze, coagulando le energie di una parte importante di questa città rappresentata dalle istituzioni culturali. Mi emoziona vedere tutte le istituzioni lavorare per un progetto speciale, scaturito da un lavoro prezioso, tenace, silenzioso ed impegnativo. Un grazie particolare va al direttore del Dipartimento dello Spettacolo dal vivo del Ministero dei Beni culturali, Salvatore Nastasi, un amico dell’Aquila che, immediatamente, con grande serietà, ha riconosciuto le prerogative e le possibilità un progetto di questo spessore. Dobbiamo rompere gli argini, cercare di fare qualcosa di nuovo che però abbia radici nel passato. “I cantieri dell’immaginario” coinvolgeranno il centro storico, anche nella zona rossa, nel cuore ferito della città, dov’erano i luoghi dell’aggregazione e della cultura. Lì dove dobbiamo ritrovare i nostri spazi, riappropriandocene fino in fondo. Un progetto – ha concluso l’assessore Pezzopane- che farà da ponte per la grande sfida legata all’Aquila capitale europea della Cultura 2019”.
“Sono particolarmente legato a questa città – ha dichiarato il direttore del Dipartimento per lo Spettacolo dal vivo del Mibac Salvatore Nastasi – Proprio qui, nell’estate del 2009, è nato il progetto “I cantieri dell’Immaginario”, con l’idea di sfruttare al meglio tutte le potenzialità presenti sul territorio, grazie a un’iniziativa sinergica e di spessore, in cui tutte le realtà culturali avrebbero dovuto sentirsi protagoniste. Un’esperienza che, per la sua valenza e per la sua portata innovativa, dovuta proprio alla condivisione, dovrebbe essere “esportata” nel resto del Paese”.
“Grazie a questo progetto – ha dichiarato il sindaco Massimo Cialente – la città dell’Aquila è divenuta un laboratorio con tre ordini di ricostruzione: quella economica, quella socio culturale e quella degli edifici, perché è sempre più forte la necessità di ritrovarsi come comunità. Ringrazio le istituzioni culturali per il loro lavoro, il dottor Salvatore Nastasi e l’assessore Stefania Pezzopane per l’operazione di promozione e ideazione e Antonio Massena per il coordinamento artistico”.
“Quello che ci è accaduto – ha proseguito Cialente – non ha precedenti. Dobbiamo ricostruire il centro storico, perché con esso abbiamo perso i nostri punti di aggregazione, per cui stiamo vivendo una fase di disorientamento, priva di riferimenti identitari. Riappropriarci di questi luoghi è dunque fondamentale per ritrovare il senso di comunità. Questa nuova sinergia delle istituzioni culturali è un terreno da esplorare, un’idea che mi piace molto e spero possa diventare un banco di prova per la sfida, che è di tutta la città, di ottenere la candidatura e portare l’Aquila a capitale della cultura”.
“Salvatore Nastasi – ha dichiarato il coordinatore artistico Antonio Massena – ci esortò a fare una scommessa, a lavorare insieme, per ricostruire il tessuto sociale della città. Quella di oggi e una tappa di partenza di un percorso lungo, non semplice che ci porta fuori dall’ordinario, con un modo tutto nuovo di lavorare, dove si sposano teatro, danza e performing art. Il programma prevede incursioni spot in tutte le piazze del centro storico, in nome della grande scommessa di mettere insieme beni culturali con attività culturali. Con “ I cantieri dell’immaginario” L’Aquila diventa un punto di riferimento nazionale, sperimenta un modello, un nuovo modo di essere, grazie al quale una nuova sinergia ci permetterà di superare gli obiettivi individuali in nome di un grande progetto condiviso. Molti gli artisti, molti gli eventi, cui si uniranno workshop e laboratori. Molti gli spettacoli che nascono qui. Pochissimi quelli che invece vengono riproposti . Ringrazio tutti coloro con i quali stiamo lavorando e mi auguro che presto tutti potremo ritrovare i nostri spazi, dove poter svolgere le nostre attività che, per sopravvivere, hanno bisogno ognuna della propria “casa”.