L’AQUILA – Per la Giornata mondiale dell’ambiente, mercoledi’ 5 giugno Legambiente ha presentato a Roma il rapporto della campagna sull’efficienza energetica “Tutti in classe A”, una radiografia energetica del patrimonio edilizio italiano. La termografia e’ una sorta di radiografia a colori che consente di capire come sono costruiti gli edifici sotto il profilo dell’isolamento termico, e quindi di svelare la qualita’ o meno degli edifici in cui viviamo o lavoriamo. Legambiente ricorre a questo strumento nuovo con un obiettivo semplice e preciso: mostrare i vantaggi degli edifici ben costruiti e gli svantaggi di quelli fatti male. Nella pagella delle Regioni italiane in materia di efficienza energetica solo le Province di Trento e Bolzano, Piemonte e Lombardia sono “promosse”, perche’ hanno anticipato il recepimento delle direttive europee e stabilito controlli e sanzioni per la certificazione. L’Abruzzo rientra tra le regioni bocciate, perche’ non presentano provvedimenti che vadano al di la’ della generica promozione della sostenibilita’ in edilizia. A Pescara – dice Legambiente – abbiamo un ampio spettro di esempio, che va dall’edilizia degli anni ’70 agli immobili costruiti dopo il 2000, ossia dopo che le direttive europee hanno chiarito tutti i riferimenti in materia di risparmio energetico e isolamento per chi aveva la responsabilita’ di progettare e costruire. Il risultato e’ che anche gli ultimi arrivati sembrano “nuovi e gia’ vecchi”, come il complesso Porta Nuova di Pescara o edifici pubblicizzati come rispondenti ai criteri di bioedilizia nel 2006. Il vero campo di intervento, se si vuole ripensare qualita’ dell’abitare e consumi energetici del patrimonio edilizio italiano, e’ la riqualificazione degli edifici costruiti nel secondo Dopoguerra. L’edilizia anni ’70 fortemente presente sul territorio (a pag 53 del dossier sono presi come esempio gli edifici in via Lago di Capestrano) rivela infatti forti dispersioni termiche. La conseguenza e’ che si hanno temperature piu’ elevate del dovuto d’estate e piu’ fredde d’inverno, con forte disagio e bollette piu’ care. Dalla stessa via Lago di Capestrano e da via Lago di Borgiano provengono tuttavia anche alcuni esempi di riqualificazione energetica: e’ evidente il parziale arginamento di dispersione termica di edifici degli anni ’70, che nel 2007 sono stati parzialmente rivestiti da “cappotti termici”. “La vivibilita’ degli edifici nei quali passiamo larga parte delle nostre giornate dipende dal modo in cui sono progettati e costruiti – ricorda Luzio Nelli, della segreteria di Legambiente Abruzzo – Non esiste, oggi, alcuna ragione, economica o tecnica, che impedisca di realizzare esclusivamente edifici di classe A e che si avvalgano, poi, anche del contributo di pannelli solari termici o fotovoltaici, o altri impianti da fonti rinnovabili per arrivare sostanzialmente ad azzerare la spesa delle famiglie legata all’energia”. “Vogliamo incalzare governo, Regioni e Comuni affinche’ accompagnino con regole chiare e controlli la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio – commenta Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo – Occorrono controlli veri e indipendenti sugli edifici, e si devono aumentare progressivamente le prestazioni energetiche e il contributo delle fonti rinnovabili perche’ ridurre i consumi delle case in cui viviamo, fino ad azzerarli, e’ possibile. Investire in manutenzione e’ un’opportunita’ per incrociare gli obiettivi energetici, oggi vincolanti, con quelli purtroppo non vincolanti e troppo spesso dimenticati di messa in sicurezza del patrimonio edilizio, di adeguamento degli alloggi alle nuove domande delle famiglie, e magari di maggiore vivibilita’ di tante periferie”.