L’AQUILA- “Diciamo che per ora è un esperimento, speriamo che funzioni”. E’ prudente l’assessore al Commercio Marco Fanfani all’apertura, stamattina, del mercato degli ambulanti a Piazza d’Armi che ha radunato una cinquantina di bancarelle, in prevalenza del settore abbigliamento, poche di quello ortofrutticolo, ma siamo soltanto al primo giorno, nei prossimi si vedrà come andrà a finire.

Meno cauto di Fanfani, Alberto Capretti il presidente del sindacato degli ambulanti che, insieme all’amministrazione civica, ha fortemente voluto questa controversa realizzazione a Piazza D’Armi specie dal punto di vista ambientale. Un pugno nell’occhio, questa platea di cemento, che non sappiamo come riuscirà a integrarsi con quello che è destinato a diventare il polmone verde della periferia ovest della città. “Sono entusiasta- ha detto Capretti (nel video)- sto convincendo anche gli altri ambulanti a venire con noi, specie quelli che si sono sistemati sulla costa. Siamo una cinquantina, arriveremo a cento”.

Ce lo auguriamo, per gli ambulanti, è chiaro, perché tornino a fare affari in questo momento di crisi che è duro anche per loro. Ma i dubbi li abbiamo, e sono quelli dell’assessore Fanfani.

All’amministrazione un breve promemoria. Primo: l’accesso al piazzale è da incubo, almeno quando si esce in auto. Se non si trovano subito nuove soluzioni, i vigili urbani dovranno restare lì in eterno. Secondo: inutile fare il parcheggio. Signori amministratori risparmiate i soldi che servono per altro, il piazzale basta e avanza. Se possibile trovate qualcuno che voglia mettere su un casotto di legno da adibire caso mai a bar. Così com’è, la zona non è allettante.

Lo diciamo per gli ambulanti. Secondo noi avrebbero meritato un’altra sistemazione, ma è soltanto un nostro punto di vista che ora non conta. La scommessa, difficilissima da vincere, è che Piazza d’Armi riesca a sostituire, un giorno, Piazza Duomo.

 

 

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