L’AQUILA- Quattordici milioni ha pagato la Regione per rimborsi alle imprese sui fondi della ricostruzione. Non ci sarebbe nulla di strano perché quelle imprese aspettavano dal 2009 per avere soldi a cui avevano diritto. Nulla di eccezionale. Anzi, direte, Regione inadempiente, ritardo inconcepibile. Se non ci fosse un piccolo particolare. Per quei soldi Gianni Chiodi, il commissario alla ricostruzione, ha firmato i mandati senza rendicontazione. Chiodi il “teramano” come ha detto qualcuno stoltamente all’Assemblea cittadina, ha deciso di anticipare i rimborsi rischiando in proprio perché il governo vuole prima i rendiconti, come dice la legge, poi fa i pagamenti. Quelle imprese i conti non li danno dal 2009. Ecco, prima di parlare, sarebbe bene contare fino a dieci. Ai tempi del terremoto, all’Aquila e nel cratere, nessuno è senza peccato. Né Cialente, né Chiodi, certo. Ma neppure le imprese e neanche tanti cittadini che strillano a vanvera (Antares)