L’AQUILA – Quaranta milioni più altri cinquanta. Due linee di credito differenti e diversamente articolate per le imprese della provincia dell’Aquila. Carispaq e Confindustria L’Aquila hanno firmato questa mattina il protocollo d’intesa che rappresenta certo una boccata d’ossigeno alle imprese duramente provate dalla crisi e dal terremoto. “Non potevamo aspettare né Roma né Bruxelles le cui provvidenze tardano – ha detto Fabio Spinosa Pingue presidente di Confindustria L’Aquila- Tardano ad arrivare, come al solito, mentre le aziende sono in difficoltà. E così abbiamo preso l’iniziativa senza attendere oltre e trovato una perfetta rispondenza in Carispaq che ha deciso di venire incontro alle aziende nostre affiliate”. Spinosa ha voluto ripetere un concetto già espresso in occasione del varo di Confindustria Gran Sasso promossa dalle Associazioni confindustriali dell’Aquila e Teramo. “La crisi non passa- ha ripetuto- perché in realtà si tratta di ben altro, e cioè di un cambiamento epocale al quale dovremo imparare ad adattarci”. Vittorio Iannucci, direttore generale di Carispaq, ha spiegato il significato dell’iniziativa che ha portato alla firma del protocollo. “Dare fiato alle imprese- ha detto- è importante oggi. Noi lo abbiamo fatto con due linee di credito, in tutto 90 milioni di euro, che spero saranno apprezzate”. Il protocollo d’intesa detta le linee per accedere a una serie di finanziamenti: progetti di investimento, mutui con fondi Bei, impianti fotovoltaici per produzione d’energia elettrica, internazionalizzazione, ‘Fin-Preshipment’, bondistica e garanzie internazionali, servizi di ‘corporate & investment banking’. Questa la prima linea di credito di 40 milioni. La seconda, di 50, permette l’accesso a prestiti personali, prestiti aziendali, prestiti aziendali per professionisti e studi associati. “Il tutto a tassi vantaggiosi”, ha spiegato Iannucci.