L’AQUILA – Ha inizio un mini ciclo di tre appuntamenti “Le musiche dei popoli”, di forte valenza sociale, oltre che culturale, in svolgimento tutto a Piazza Palazzo nelle date del 4, 7 e 9 luglio, con inizio alle ore 21,30 (ingresso libero).
Il ciclo ideato e realizzato dalla Società Aquilana dei Concerti “B. Barattelli” è proposto nell’ambito del progetto “I Cantieri dell’Immaginario”, progetto promosso dalla Direzione Generale dello Spettacolo dal Vivo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali d’intesa con l’Assessorato alla Cultura del Comune dell’Aquila e realizzato dalle istituzioni culturali della città dell’Aquila.
Il concerto inaugurale di mercoledì 4 luglio ospita il gruppo musicale “Nuovi trovadori”, un ensemble formato da una quindicina di giovani strumentisti: tre musicisti rom provenienti dalla Banda del Villaggio Solidale, tre italiani e due di altre nazionalità (Cuba e India), a cui si è aggiunto un quartetto d’archi, costituito da uno studente e dagli insegnanti dei corsi riservati agli adolescenti rom del Conservatorio di Milano.
I componenti del gruppo provengono da diverse nazioni e culture.
Nel corso del concerto i testi spazieranno dalla poesia di David Maria Turoldo a quella di Giovanni Meli per arrivare fino a Guido Gozzano. Il tutto unito da ritmi popolari provenienti dalla tradizione rom romena, sudamericana e mediterranea.
L’esperienza de I Nuovi Trovadori ha origine nell’estate 2005, dopo lo sgombero del campo di via Capo Rizzuto a Milano, quando la “Casa della carità” creò la Banda del Villaggio Solidale.
Nel settembre 2010 il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Casa della carità, avviando alcuni corsi riservati ad adolescenti rom, provenienti dalle famiglie accolte. In quest’ambito nasce il progetto dedicato a Padre David Maria Turoldo – poeta e oratore – in occasione del ventesimo anniversario della sua scomparsa, il 6 febbraio 1992.
Nel corso del 2011 il gruppo prende la denominazione di Nuovi Trovadori.
Dal punto di vista sociale l’esperienza è pensare ad un futuro che non “include” ma, passo dopo passo, diventi plurale partendo da una condivisione.
E’ qui il motivo culturale che ha spinto a portare a L’Aquila, I Nuovi Travadori, un ensemble di giovani che è nei fatti esso stesso un cantiere di umanità per una nuova società basata su valori comuni.