L’AQUILA – Per la Commissione di garanzia, in particolare per il suo presidente Raffaele Daniele, la delibera con cui si accorciano i tempi (da quindici giorni a una settimana) per la presentazione dei ‘curriculum’ per il rinnovo del consiglio di amministrazione del Centro turistico del Gran Sasso, è illegittima. Secondo Daniele, cioè, ha ragione Ettore Di Casare, leader di Appello dell’Aquila, quando denuncia pubblicamente quella che per lui è una decisione priva di legittimità. Ha ragione Di Cesare e torto il sindaco Massimo Cialente. Ma ecco la nota diffusa dallo stesso Daniele. “In qualità di presidente della commissione di garanzia e controllo –afferma- ho preso visione dei recenti atti emanati dal Comune e mi vedo costretto ad intervenire, senza nessuna vis polemica, nella questione del Centro Turistico del Gran Sasso.
“Il bando in questione, oltre quanto rilevato dal consigliere Di Cesare, non risulta conforme alla vigente disciplina inerente il rinnovo degli organi societari. Ho così ritenuto di convocare urgentemente la commissione di garanzia e controllo al fine di evitare che l’ente che mi onoro di amministrare, seppure all’opposizione, emani atti illegittimi”. Sia chiaro Raffaele Daniele non ha la ‘tavola delle leggi’, è vero, ma le leggi le conosce bene, e se prende posizione è perché ve ne sono gli estremi. La vicenda, insomma, promette sviluppi interessanti, e riteniamo che i cittadini abbiano il diritto di chiedersi come andrà a finire e se il Comune ha agito correttamente.