L’AQUILA – La discussione del maxiemendamento, riunioni fiume dell’assemblea dei 56 sindaci del cratere sismico, le dimissioni del Commissario, l’opposizione che grida allo scippo su tutto. Contratti, precari, controlli, appalti, lavori… E mentre si consuma tutto ciò, mentre miliardi, non di euro, ma di parole ed energie vengono spese, forse, invano, il centro storico della città distrutta dal terremoto muore. Queste sono le immagini girate questa mattina, in quella che doveva essere l’estate in cui i lavori sarebbero partiti. Ma a L’Aquila solo tanto silenzio, troppo.
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