L’AQUILA – Nell’ambito dei servizi di servizi di controllo del territorio attuati dalla Questura di L’Aquila, l’Ufficio Prevenzione generale e Soccorso Pubblico nei giorni scorsi ha espletato alcune attività di controllo aventi la duplice finalità di prevenire e reprimere il fenomeno dell’immigrazione clandestina, nonché di verificare la sussistenza delle condizioni di regolarità dei cittadini stranieri presenti sul territorio aquilano.
In conseguenza di tali servizi, si è riscontrata la posizione irregolare sul territorio dello stato di due cittadini, di cui uno di origini indiane e l’altro nato in Nigeria. Per il primo, considerata l’inottemperanza ai provvedimenti precedentemente emessi, è stato disposto l’accompagnamento al Centro di Identificazione ed Espulsione di Bari; per il cittadino Nigeriano, invece, risultato non regolare la sua legittima permanenza sul territorio dello Stato, è stato emesso Decreto di Espulsione da parte del Questore di L’Aquila, con obbligo di lasciare il territorio italiano entro e non oltre il termine di sette giorni.
Sempre gli stessi servizi, inoltre, hanno condotto alla denuncia in stato di libertà di un cittadino di origini moldave poiché trattenutosi illegalmente in violazione dell’ordine di lasciare il territorio dello Stato impartito dal Questore.
I controlli, infine, hanno consentito di procedere all’emanazione di tre fogli di via obbligatori, con divieto di far ritorno sul territorio aquilano per tre anni nei confronti di tre cittadini per cui ricorrevano i requisiti per la loro emanazione.
Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio finalizzati alla repressione degli atti predatori, invece, va segnalato il ritrovamento, in data 17 Luglio 2012, di un’automobile rubata, il cui furto è stato denunciato dal proprietario il 6 Luglio 2012 presso gli uffici della Questura. L’auto, una Fiat Panda, veniva rinvenuta in buone condizioni sulla S.S. 17 all’interno di un parcheggio con le chiavi inserite. Nella stessa giornata, dopo essere stata controllata per i rilievi del caso da personale della Polizia Scientifica, veniva restituita al legittimo proprietario.
