L’AQUILA – Vanno avanti i controlli sulle cosiddette “casette abusive del dopo terremoto”. Dopo le 20 ordinanze di demolizione delle zone P4, quelle a massimo rischio di alluvione – ora al vaglio del Tar – i controlli oggi si intensificano su centinaia di manufatti costruiti nelle zone P3 quelle a rischio ridotto, dove a determinate condizioni si potrebbe costruire.
A fare il punto della situazione è il comandante della polizia Municipale, Eugenio Vendrame che parla, in molti casi di “una vera e propria speculazione edilizia, dei veri e propri abusi”. Vendrame parla anche di traffico, un problema da sempre in città.
“Il traffico a l’Aquila è un problema ma sicuramente non è il problema – dice Vendrame – continuiamo ad avere due arterie, sono rimaste quelle sia prima che dopo il terremoto , che comunque ci consentono di arrivare da una parte all’altra della città in meno di 10 minuti”. Situazione sotto controllo quindi per il traffico ma tutto migliorerebbe con più personale.
Il Comando è infatti in difetto di 50 unità di personale. “Oggi siamo 55 unità – dice Vendrame – dobbiamo occuparci di traffico, dei controlli sui manufatti abusivi, e anche dell’ordinario capirete che se fossimo al completo, cioè 105 andrebbe tutto meglio ma in questo momento mi rendo conto che sono improponibili”.