L’AQUILA – Grande attesa per il debutto di “Troilo e Cressida”, evento finale dei laboratori teatrali organizzati dal Teatro Stabile d’Abruzzo nell’ambito del progetto “I Cantieri dell’Immaginario” promosso dall’Assessorato alla Cultura del Comune di L’Aquila e finanziato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali per animare il centro storico della Città di L’Aquila.
Venerdì 27, sabato 28 e domenica 29 luglio 2012, a partire dalle ore 20,15, Alessandro Preziosi interpreterà il prologo del testo shakespeariano per aprire da Piazza del Teatro il percorso itinerante che porterà gli spettatori fino a Piazza San Silvestro dove si svolgerà la messa in scena.
L’allestimento di “Troilo e Cressida” nei luoghi del centro storico di L’Aquila colpiti dal sisma del 6 aprile 2009 che lambiscono la “zona rossa” definisce una innovativa forma di spettacolarità, realizzata in combinazione con una attività laboratoriale in ogni singolo settore artistico del progetto che ha preceduto per tre settimane la messa in scena e che ha visto l’intera città coinvolta soprattutto attorno agli edifici che più hanno subito le ferite dei crolli
“Mi piace sottolineare – afferma con soddisfazione Alessandro Preziosi, direttore del TSA – che gli artisti sono arrivati da tutta Italia per partecipare al “Troilo e Cressida”. Sono circa quaranta i giovani che qui a L’Aquila, in questo mese di luglio, stanno vivendo una esperienza formativa straordinaria.
Tutti i giorni, per tutto il giorno, i ragazzi lavorano con entusiasmo e determinazione con Andrea Baracco per la recitazione, con Luca Ventura per il movimento scenico, con Marta Crisolini Malatesta per le scenografie, con Silvia Polidori per i costumi e con Tommaso Mattei per la drammaturgia.
La scelta del testo è stata quasi obbligatoria: in Shakespeare c’è tutto. L’opera viaggia su un doppio binario: da un lato racconta la storia d’amore tra il figlio minore del re di Troia e la figlia di Calcante, dall’altro rappresenta un’analisi lucida e potente della guerra. Tema dominante è l’identità, il recupero dei valori della memoria e della dignità di un popolo attraverso la straordinaria metafora delle rovinose circostanze dell’assedio di Troia ed insieme un atto di accusa ad ogni conflitto e alle funeste e laceranti conseguenze delle sfrenate passioni umane.