L’AQUILA – Molte migliaia di anni fa, alle origini della storia, l’uomo diventava agricoltore, raccoglieva i chicchi di grano e quando ne aveva bisogno se ne nutriva. In seguito l’uomo scoprì che poteva anche impastare quel grano con l’acqua, e arrostire quell’impasto, a forma di disco su pietre roventi.
Il grande passo successivo fu quando venne scoperto il principio della lievitazione, e fu inventato il primo forno per una cottura molto più comoda rispetto al passato. Questo avvenne circa seimila anni fa, in Egitto.
C’era stato chi aveva notato che l’impasto, veniva a volte invaso da forze misteriose che lo facevano gonfiare e poi guastare. Alcuni consideravano impura quella pasta e la buttavano, altri invece pensarono di studiare il fenomeno e di sfruttarlo: tutto dipendeva dalle concezioni religiose dell’epoca. Gli ebrei, per esempio, rifiutarono sempre il pane lievitato e nei loro riti non era ammesso. Gli egizi invece impararono ad utilizzare quella pasta e a cuocerla aprendo la strada alla conquista del pane che rappresenta la radice stessa della nostra civiltà.
Ma per veder comparire finalmente la pizza, per come siamo abituata a riconoscerla ai giorni d’oggi, bisogna aspettare la scoperta dell’America e aspettare ancora un secolo e mezzo prima che gli europei scoprissero le virtù del pomodoro in cucina e i napoletani, in particolare, ne facessero una loro bandiera culinaria. Verso la fine del Settecento dunque si comincia a distinguere la pizza a Napoli prima che essa spicchi il suo volo nel mondo intero.
Nel secondo dopoguerra Cesaproba, come quasi tutti i paesi della zona, conosce un corposo spopolamento per via delle difficili condizioni di vita legate per lo più alla pastorizia ed ad un agricoltura povera che non garantivano il reddito necessario al sostentamento delle famiglie.
Moltissimi nostri compaesani vanno a cercare fortuna nella capitale intraprendendo i più disparati mestieri, tra i quali quello del “pizzettaro”. Imparano l’arte del fare la pizza nelle migliori e rinomate pizzerie della capitale, alcuni di loro addirittura compaiono e recitano anche piccole parti in alcuni tra i migliori film degli anni 70-80 girati nei locali romani da Sordi, Gasman, Giannini ecc..
Siamo nel 1995 a Cesaproba nasce la squadra di calcio che si iscrive al campionato di III categoria. Ben presto i ragazzi si rendono conto che bisogna organizzare qualche manifestazione per raccogliere fondi per finanziare l’attività sportiva. Qualcuno ha l’intuizione di chiedere hai nostri “pizzettari”, prestati alla capitale, se se la sentissero di mettere la loro arte culinaria a servizio della collettività. Non poteva esserci risposta migliore e più entusiasta. Parte in sordina, nella torrida estate del 1996, la sfida alle sagre più rinomate e prestigiose che già si tenevano nell’Aquilano e nell’Alta valle dell’Aterno. Anno dopo anno la Sagra della Pizza di Cesaproba registra record di presenze provenienti da ogni parte del centro Italia e si impone prepotentemente nel novero delle più grandi sagre d’Abruzzo.
Oggi la Sagra della Pizza è un grande evento, gastronomico e culturale il cui obiettivo primario è quello di rinvigorire, rinnovandola, la tradizione della pizza napoletana. Tanto è vero i giovani del paese, che dapprima hanno osservato attentamente i maestri “pizzettari”, ne hanno carpito i segreti, che oggi portano avanti tutta l’organizzazione con grande entusiasmo.
Come di consueto la kermes gastronomica prevede la trasformazione del campo sportivo in una gigantesca pizzeria all’aperto con ben 1500 posti a sedere di cui 500 al coperto. Ci si propone di soddisfare i gusti più diversi con uno dei piatti più amati della tradizione italiana…la pizza! La pietanza, preparata in tutti i modi, verrà cotta, al momento. nei forni a legna sotto gli occhi di tutti e servita direttamente al tavolo. Inoltre si potranno gustare: arrosticini, bruschette e fritti di ogni genere accompagnati da fresca birra alla spina o da ottimi vini. Si potrà iniziare a cenare dalle 19:00. Musica dal vivo allieterà la serata fino ed oltre la mezzanotte. Durante le serate funzionerà un autentico Luna Park per i bambini totalmente gratis. Dopo la mezzanotte discoteca all’aperto.
Quest’anno, fedeli alla tradizione che ci ha contraddistinto nelle edizioni passate attraverso raccolte fondi in favore di Telethon o L’Aquila per Vita, non mancheranno momenti di solidarietà con le popolazione dell’Emilia colpite dal terremoto. Saranno venduti gadget il cui ricavato sarà devoluto totalmente al Comune di Montereale che si farà carico di inviarlo, insieme agli altri Comuni dell’Alta Valle dell’Aterno, ai Comuni terremotati.
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