FIRENZE – A Caprese Michelangelo, in Valtiberina, si studia l’acqua per prevedere i terremoti. Dalla fine del mese di luglio, la stazione di Armena sta infatti ospitando un progetto di ricerca del Cnr di Pisa sulla previsione dell’attivita’ sismica. Si tratta di uno studio commissionato dal settore rischio sismico della Regione Toscana ed effettuato nelle aree storicamente piu’ sensibili del territorio regionale come la Valtiberina.
Il team di ricerca parte dall’analisi dell’acqua per scoprire e definire variazioni geochimiche che possano essere correlate con l’attivita’ sismica, al fine di individuare quei parametri che possano aiutare nella previsione di un terremoto. In gergo tecnico, gli esperti del Cnr vanno alla ricerca dei cosiddetti ”precursori” ovvero quei fenomeni che tipicamente precedono un evento sismico. Da qui la richiesta di collaborazione alla societa’ ”Nuove Acque” che gestisce il servizio idrico in Provincia di Arezzo e che ha dato la sua completa disponibilita’ ad ospitare lo studio del Cnr, aiutando gli scienziati ad individuare un sito corretto ad adeguato per le ricerche.
Ventiquattro ore su ventiquattro vengono monitorati di continuo e in automatico sei parametri: temperatura, pH, conducibilita’ elettrica, potenziale redox e le concentrazioni di CO2 e CH4 disciolti nell’acqua. Questi dati vengono poi trasmessi direttamente a Pisa, dove vengono elaborati.
Progetto cnr: con l’acqua e’ possibile prevenire l’attivita’ sismica
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