L’AQUILA – “Siamo bravissimi nelle emergenze, poi però ci perdiamo nella ricostruzione”. Il Ministro della Coesione territoriale Fabrizio Barca, in una lunga intervista al Corriere.it parla dell’Aquila e della ricostruzione post sisma, confermando che molti interventi sono fermi e che per sbloccarli non basta “come molti dicono, semplificare le procedure ma bisogna individuare qualcuno che le gestisca, assumendosene la responsabilità”
Secondo il Ministro servono figure specializzate, manager scelti “con un bando pubblico – 300 tra ingegneri, geologi, architetti, riservando il 50% dei posti a chi abbia già maturato e dimostrato esperienza sul territorio – che poi, se funzioneranno, verranno usati in altre emergenze”.
“Lei crede che i cittadini stiano percependo queste novità?” gli domanda il giornalista. “Stante l’enorme lavoro fatto nella prima fase, che chiamo ascendente, non era facilissimo comunicare. I cittadini ci hanno firmato un assegno.
Ora, in questa fase finale del governo, discendente, diventa decisiva la comunicazione, che non è propaganda. Noi non dobbiamo convincere nessuno. Il nostro scopo è che alle imprese e alle famiglie torni la voglia di ripartire, di rischiare. Dobbiamo ricreare il clima necessario”.